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Alemanno: piattaforma Marconi e gillet gialli per costruire il polo sovranista

“Noi vogliamo contribuire a costruire il Polo del “Sovranismo responsabile e di governo” per portare l’Italia fuori dalla condizione di sudditanza in Europa e nella globalizzazione, ma senza avventure e senza demagogia. 
Parole chiare, politicamente scorrette, quelle pronunciate da Gianni Alemanno, leader del Movimento nazionale per la sovranità nel corso del suo intervento all'assemblea di Cantiere Italia che si è svolta nell'ultimo fine settimana nelle Officine Farneto di Roma, alla quale hanno partecipato oltre 2000 persone.
Per raggiungere questo obiettivo, precisa Alemanno, il mondo della destra può avere un ruolo decisivo solo se non si muoverà in chiave individuale o di gruppo, cercando di entrare in ordine sparso nei partiti che oggi si richiamano a posizioni sovraniste. 
Al contrario la Destra che vuole la sovranità si deve ritrovare in una “casa comune” confrontandosi come area politica organizzata con le leadership naturali che sono emerse in questi anni, a cominciare da Matteo Salvini, affermatosi come leader naturale del polo sovranista, per giungere fino a Giorgia Meloni che sta lanciando in questo periodo messaggi di aggregazione.
 Noi del Mns, precisa Alemanno, proponiamo che il polo sovranista assuma una forma confederale, federando insieme tutti i movimenti, le associazioni e le liste civiche disponibili ad unirsi attorno ad un preciso progetto politico, lanciando, subito dopo le elezioni europee, gli Stati generali delle forze sovraniste. Per questo Cantiere Italia si costituisce come Rete di soggetti politici e sociali per rafforzare, mantenendo autonomia organizzativa e decisionale, il rapporto con la Lega di Salvini. Come strumento di questa aggregazione, continua Alemanno, lanciamo sul web la “Piattaforma Marconi” (nome scelto come richiamo al valore della tecnologia della comunicazione ed al genio italiano), in alternativa alla Piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle, come luogo di confronto, di reclutamento e di voto per tutta l’area di destra.
 Da qui alle elezioni europee dobbiamo dare vita ad una grande mobilitazione movimentista, contro i vincoli dell’Unione Europea sulla politica economica italiana e, insieme, per interpretare le istanze delle categorie che chiedono al governo scelte politiche realmente in grado di portare l’Italia fuori dalla crisi economica e sociale. Per questo, conclude Alemanno, al termine della nostra manifestazione abbiamo indossato i “Gilet gialli” che contraddistinguono la protesta popolare che in Francia sta sancendo la fine politica della presidenza Macron.”

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