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Salvatore Ronghi si riscopre neoborbonico: al sud i beni saccheggiati a seguito dell'unità d'Italia


Se il Nord pretende i residui fiscali, il Sud rivendica, con i dovuti interessi, i beni che gli sono stati saccheggiati a seguito della 'annessione' all'Italia e il risarcimento dei danni di 'guerra' subiti dalle nostre terre e dal nostro popolo a seguito dell'Unità di Italia".
Parole chiare, politicamente scorrette, che non lasciano dubbi ad equivoci alcuni, quelle pronunciate da Salvatore Ronghi, sindacalista di lungo corso nelle file della Cisnal prima nell'Ugl organizzazione sindacale di cui fu Vice Segretario generale con delega al Mezzogiorno poi, un politico esperto più volte eletto consigliere regionale della Campania con Alleanza Nazionale, già segretario regionale del Movimento nazionale per la sovranità, formazione politica guidata da Gianni Alemanno alleata della Lega alle politiche dello scorso 4 marzo, ora segretario federale di Sud Protagonista, nuovo movimento politico di respiro territoriale, federato con Fratelli d'Italia, al convegno tenuto  dall'Unione Industriali di Napoli sul tema dell'autonomia e del regionalismo differenziato. 
"Mentre si mettono in campo politiche per il ritorno all'assistenzialismo nel Sud, questo stesso Governo, ricorda Ronghi con il silenzio-assenso del Pd, interessato per l'Emilia Romagna, sta avviando i procedimenti per dare maggiori competenze legislative su materie di pertinenza statale e di primaria importanza, come la sanità e l'istruzione, a Regioni, quali il Veneto, la Lombardia e l'Emilia Romagna.
 E pensare, ricorda il leader di Sud Protagonista, che nemmeno Roma Capitale è riuscita ad ottenere alcuna materia, nonostante il riconoscimento giuridico del ruolo!"  che ha aggiunto: "in questo modo, si stanno minando i principi costituzionali della solidarietà tra le Regioni. Infatti, con il cosiddetto regionalismo differenziato, queste Regioni chiedono di trattenere sui propri territori quasi totalmente i residui fiscali a discapito delle altre". "Ribadiamo il nostro rifiuto delle politiche assistenzialistiche e chiediamo quelle pari opportunità in termini infrastrutturali e occupazionali per recuperare il gap con il Nord Italia che, non noi, ma i Governi, sempre a trazione nordista, hanno creato" ha concluso  il Segretario federale di "Sud Protagonista"  affermando che: "siamo pronti alla sfida del federalismo fiscale se, però, si parte da condizioni paritarie".

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