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Svezia, avanzano gli estremisti. E i giornali segnalano violenze e minacce nei seggi

Svezia © EPA
C'è qualcosa che non torna, quando siamo a metà dello spoglio in Svezia, nel conto dei voti che fa Repubblica on line, se come ci insegna Totò, è la somma che fa il totale:
1. "la nuova destra antimigranti (Sverige Demokraterna, SD, guidata dal giovane dinamico leader Jimmie Akesson trasformatosi col suo team da nazistoide a xenofobo in doppiopetto) oscilla tra il 16 e il 20 per cento dei voti". Diciamo 18 per trovarci al centro della forbice.
2. "I quattro partiti chiamati in Svezia „borghesi“ (Moderati, centristi, democristiani e liberali) arrivano infatti al 39,6 per cento, sempre secondo exit poll e risultati parziali. Un pochino di più della coalizione uscente socialdemocratici-verdi, che al momento è quotata al 39,4%" Qui la somma è facile: 79%.
3. "I grandi vincitori alle elezioni in Svezia, stando agli exit poll, sono i piccoli partiti. In primis gli ex comunisti, Sinistra, che hanno quasi raddoppiato il loro ultimo risultato e si sono aggiudicati il 9,8%". Diciamo 10 per comodità. E stiamo al 107%. Senza considerare le frattaglie. Beh, per l'analisi del voto toccherà aspettare domani anche se è evidente che la radicalizzazione dello scontro ha spostato a sinistra un pezzo di elettorato socialdemocratico, i populisti xenofobi avanzano come previsto, mentre gli scenari del governo sono del tutto aperti...
La tabella degli exit poll di The Guardian aiuta a capire, anche perché segnala gli spostamenti sul 2014
Episodi di tensione e di violenza si registrano su entrambi i fronti, tra raid neonazisti e minacce antirazziste. Alcuni elettori e giornalisti sono stati aggrediti in diversi seggi elettorali in tutta la Svezia da un gruppo di neonazisti svedesi. Lo riporta il quotidiano Svenska Dagbladet. Membri del 'Movimento della Resistenza nordica', questo il nome della formazione di estrema destra, hanno fatto irruzione durante le operazioni di voto a Boden, Ludvika e Kungalv creando panico tra le persone che erano in coda. Secondo il quotidiano inoltre un altro gruppo di estrema destra, 'Alternativa per la Svezia', ha infranto la regola del silenzio elettorale pubblicando su Twitter diversi messaggi dopo l'apertura delle urne. Il tabloid Expressen ha invece riportato la testimonianza di Emilia Orpana, del partito di estrema-destra Svedesi Democratici, che ha denunciato di essere stata minacciata da due giovani al grido di "maledetta razzista". 

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