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Napoli,pornografia gratis nel centro sociale occupato: la rete Pro Vita chiede l'intervento di Salvini

Nel 'Centro Sociale Occupato' Ex Asilo Filangieri - Opg Je Só Pazz - una struttura di proprietà del Comune di Napoli occupata impunemente con il benestare e la copertura politica del Sindaco  Luigi de Magistris, si organizza anche questo: la visione di veri e propri film pornografici definiti 'post porno' per donne 'transfemministe e femministe'.
Scorrendo i commenti e i post dei partecipanti e degli organizzatori nella pagina Facebook dell'evento si apprende che questa iniziativa, dal 'grande valore culturale e fortemente innovativa', è l'occasione, per le donne che non si sentono libere di farlo, di guardare un film porno serenamente senza essere oggetto di molestie da parte di maschi sessisti e con pregiudizi ed è l'opportunità per dibattere, dopo la interessantissima visione (ed azione???) dell'innovativo e rivoluzionario prodotto culturale, della posizione dominante del 'maschio cis-gender' che si sente padrone della sua sessualità e per questo impone una visone culturale di genere appunto maschile alla libertà di 'tutt* e tutt*'.
Intendiamo richiedere come Rete Pro Vita e Famiglia - che annovera tra le sue file associazioni come Noi per la Famiglia, Sentinelle Vesuviane, Famiglia e Vita, Comitato No 194 ed altre e che si sta radicando velocemente in tutta Italia - ai rappresentanti politici di riferimento presenti in Parlamento in rappresentanza del Family day, primo tra tutti il Senatore Avv. Simone Pillon già Presidente Onorario di Noi per la Famiglia, un intervento urgente presso le Autorità competenti per stoppare subito questo tipo di 'proiezioni pirata' al fine di impedire anche che ciò avvenga alla presenza di minori e per richiedere al Ministro degli Interni Matteo Salvini lo sgombero immediato degli occupanti negli stabili di proprietà del Comune di Napoli che è, come si sa, in pre-dissesto economico finanziario ed il cui Bilancio, pur essendo stato approvato dal Consiglio comunale, è stato bocciato dai Revisori dei conti.
Questa visione antropologica di una società che distrugge se stessa attraverso la perdita e la negazione sistematica dei valori di riferimento e del buon senso non ci appartiene e la combatteremo con forza in ogni modo e con tutti i mezzi a nostra disposizione.

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