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Lucania sociale e tradizionale, il convegno potentino di Forza Nuova. Insorgono Anpi e Cgil


Lucania sociale e tradizionale: è finita l'egemonia della sinistra. Questo è il titolo di una conferenza organizzata per domenica 1 luglio al Teatro stabile di Potenza dai militanti potentini di Forza Nuova.

Una conferenza moderata dal collega Vincenzo Maida che vedrà come relatore l'onorevole Roberto Fiore segretario nazionale di Forza Nuova.
Una iniziativa che non trova il gradimento della Confederazione Generale Italiana del lavoro e della locale sezione dell'associazione nazionale partigiani d'Italia che in una nota, diffusa alla stampa, chiedono addirittura la revoca delle autorizzazioni.
Abbiamo notizia di una iniziativa organizzata dal gruppo neofascista, razzista e xenofobo Forza Nuova nella città di Potenza per domani sera domenica 1 luglio, con la partecipazione del suo segretario nazionale Roberto Fiore.

Questa organizzazione è già fin troppo nota per le sue nefaste imprese, a volte camuffate, altre volte esplicite, caratterizzate dal reato di apologia del fascismo, anche in misura rilevante specialmente su internet.Riteniamo che questa iniziativa sia una provocazione che va respinta con nettezza e determinazione dalla coscienza dei democratici e antifascisti del nostro territorio.I sindaci che lo scorso del 27 ottobre che hanno esposto nelle loro sedi municipali striscioni con la scritta “Le istituzioni sono antifasciste”, insieme ai sindacati tutti e ai numerosi parlamentari e associazioni, non possono permetterlo.Le oltre 300 mila firme raccolte sull’apposito documento sottoscritto il 3 gennaio scorso a livello nazionale, stanno a testimoniare la volontà di opporsi a questo fenomeno che è fin troppo e pericolosamente sottovalutato.Pertanto facciamo appello alle istituzioni tutte, a iniziare dal Comune di Potenza, dal Prefetto e dal questore, in applicazione delle leggi vigenti, di revocare eventuali autorizzazioni concesse.In particolare chiediamo che il Comune di Potenza revochi l’autorizzazione all’uso del Teatro stabile per lo svolgimento dell’iniziativa organizzata da una forza dichiaratamente fascista qual è Forza Nuova invitando inoltre l’amministrazione comunale, sulla scia di altri Comuni italiani e lucani – è ilò caso di Lavello – a dotarsi di un regolamento interno che impedisca l’utilizzo di spazi pubblici per manifestazioni di organizzazioni di dichiarato stampo neofascista.

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