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Bossi sui meridionali presenti a Pontida: "vogliono essere solo mantenuti"

Umberto Bossi è stato il grande assente all'ultimo raduno leghista di Pontida, ed è uno dei pochi leghisti che non crede alla ricetta di Matteo Salvini di un partito sovranista che supera le divisioni fra Nord e Sud per volgersi compatto contro questa Unione Europea e contro l'immigrazione clandestina.
D'altronde il senatur è rimasto attaccato alla Lega delle origini, quella da lui fondata con la parola Nord nel nome e nel cuore, la spada di Alberto da Giussano ed il solenne impegno di realizzare la secessione dall'Italia dando vita alla Padania.
In un'intervista, rilasciata al Corriere della Sera, il principale quotidiano italiano, Umberto Bossi confessa la propria amarezza : " ho visto solo un sacco di gente interessata ad essere mantenuta, dice parlando di Pontida.
D'altronde il mantra è quello di sempre: difesa a spada tratta ed a oltranza del Nord operoso e laborioso mentre il Sud viene visto come scroccone ed assistenzialista.
Parliamoci chiaro, tuona Bossi, non esiste una regione del sud in grado di pagarsi la propria sanità, cosa si vuole, che si continui a caricarla addosso alle regioni settentrionali.

Il fondatore della lega ha poca fiducia nel progetto salviniano di una Lega delle Leghe dei popoli europei e dichiara: come potete  pensare che francesi o tedeschi si facciano mettere il cappello in testa da noi italiani? Su dai, guardiamo in casa nostra e rispondiamo alla nostra gente. Quella del Nord, eh".
Con un monito finale a chi nella Lega  si esalta per i successi delle recenti elezioni amministrative e delle ultime elezioni politiche: "Se tutti i giorni fai una promessa e sollevi polveroni qualcuno finisci per tirarlo dalla tua parte. Ma i cittadini mica sono stupidi. Oggi ti votano, domani ti voltano le spalle se non mantieni tutte le promesse che hai elargito". Un messaggio fin troppo chiaro per Matteo Salvini.

2 commenti:

  1. Si va bene certo che le sue colpe storiche sono innegabili, la corruzione all'interno della lega,scandali e speculazioni finanziaria, che oscurarono la purezza della lega nella battaglia contro i partiti, il nepotismo che vide il figlio "trotta" posto ai vertici della lega per imposizione paterna, più che per i meriti personali. Tutto ciò è innegabile;ma corre l'obbligo di dire che Bossi ha ragione su una cosa: i milioni e milioni di voti elargiti in bassa Italia al movimento fondato dal vecchio comico genovese, sono stati dati per la promessa del famigerato "reddito di cittadinanza". I meridionali nella grande maggioranza, perdono il pelo,ma non il vizio. Farsi mantenere dal laborioso nord della penisola, ma forse non si rendono conto che i tempi sono cambiati, con la globalizzazione anche il nord della penisola arranca. C' è veramente un rischio di una guerra civile come avvenne nella vicina ex Jugoslavia, che vide la Croazia insorgere contro i loro "terroni" che al pari dei nostri, vivevano di stanziamenti statali e di sussidi. Attenzione perché se muore il nord della penisola sotto il profilo economico, l'Italia in pochi decenni diverrà un enclave africana. Già l'"africanizzazione" della penisola è in atto,manca solo il "reddito di cittadinanza" dato ai meridionali, la goccia che farà traboccare il vaso.

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