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30 giugno 1960: il racconto in tempo reale della rivolta di Genova

 
La prima pagina della Stampa del 1° luglio 1960 offre alcuni spunti interessanti. Rivedere i grandi avvenimenti, quale fu la rivolta di Genova contro il congresso missino, attraverso la loro percezione immediata è un esercizio stimolante. L’estrema violenza degli scontri, il carattere preinsurrezionale del confronto tra dimostranti e Celere, non sono comunque ritenuti degni dal desk del quotidiano torinese dell’apertura, che resta dedicata alla politica estera (il viaggio di Krusciov a Vienna): una fotonotizia con la camionetta in fiamme regge la spalla, la cronaca ha un taglio alto a 4 colonne, il taglio basso è dedicato alle reazioni politiche romane. Una pagina peraltro sbilanciatissima, con la metà inferiore carica di piombo. Nel merito dei fatti, l’inviato Mario Fazio (appassionato difensore dell’ambiente diventerà presidente di Italia Nostra) coglie due aspetti essenziali della rivolta: il ruolo di pompieri svolto dai capi partigiani, il protagonismo dei giovani (in un’epoca in cui la categoria a stento era riconosciuta come tale) nella battaglia. Solo il giorno dopo i fatti di Genova guadagneranno l’apertura a piena pagina: 6 colonne di titolo, 3 di foto. Ma si parla delle conseguenze politiche del congresso annullato… 

30 giugno 1960: il racconto in tempo reale della rivolta di Genova

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