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Le armate della Fede mariana contro il gay Pride di Pompei

A Pompei, prima del Gay Pride un gruppo di fedeli mariani ha recitato un Santo Rosario riparatore davanti al Santuario.
La manifestazione organizzata dalla Rete Pro Vita e Famiglia che raggruppa diverse associazioni cattoliche tra le quali Noi per la Famiglia, Sentinelle Vesuviane, Famiglia e Vita, Comitato anti abortista.
Tra i partecipanti all'evento c'era anche il neo eletto consigliere comunale di Fratelli d'Italia alle ultime elezioni comunali di Castellammare di Stabia che, in una nota, diffusa sulla sua pagina Facebook ha spiegato il senso della sua partecipazione alla preghiera di protesta schierandosi fisicamente in difesa del Santuario e di ciò che rappresenta.
Nota che pubblichiamo per intero.

Oggi in occasione del Gay Pride che ha profanato la Terra della beata Vergine Maria, lanciando una irrispettosa ed insopportabile provocazione, con una delegazione di Fratelli d'Italia e Gioventù nazionali stabiesi, abbiamo partecipato alla preghiera di protesta schierandoci fisicamente in difesa del Santuario e di cio' che rappresenta.

Al netto del fatto che esiste solo una famiglia possibile , quella formata da UOMO e DONNA, non e' assolutamente tollerabile il disprezzo e la mancanza di rispetto nella scelta del luogo dove celebrare una manifestazione di tale bassezza.
Non si tratta di omofobia ma solo di buon senso e decoro: non e' accettabile contaminare bambini in tenera eta' facendogli subire quello scempio. Inqualificabile vedere una bambina di non piu di 8 anni avvicinarsi appositamente alla nostra preghiera, avvolta in una bandiera arcobaleno, indirizzandoci un balletto con gestacci di scherno e disprezzo. Si sta creando una generazione senza valori!
Infine porterò' nel cuore la splendida omelia del prete durante la messa prima del momento di preghiera/protesta.
C'e' ancora una parte di chiesa nella quale sperare

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