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Un piano Fanfani sulla viabilità lucana. Il convegno sovranista con Alemanno oggi a Matera

“Superare la stagione degli interventi parcellizzati sul territorio che servono a realizzare piscine e marciapiedi ed utilizzare le somme che la Regione incassa per il Petrolio per un grande “piano Fanfani sulla viabilità” che realizzi le opere viarie necessarie anche al fine di creare occupazione, un grande piano sul turismo che superi la logica della sagra per partire dai grandi attrattori naturali (Maratea, Matera e fascia Jonica) con un piano infrastrutturale che aumenti la ricettività e allunghi le stagioni balneari, un efficientamento del sistema di servizi all’agricoltura, un intervento sulla sicurezza pubblica e una grande stagione di recupero ambientale, saranno questi i temi di cui il Movimento Nazionale per la Sovranità parlerà alla presenza del segretario nazionale del partito On. Gianni Alemanno nella manifestazione che si terrà domani (4 Maggio) alle ore 18.00 presso la sala del consiglio provinciale in via Lucania a Matera”
“Le emergenze in Basilicata hanno una loro tipicità causate dalla sciatteria di una classe dominante incapace anche di approvare il bilancio, insensibile rispetto alle tematiche ambientali ed indifferente davanti alla piaga della disoccupazione e dell’emigrazione ma capacissima a sperperare risorse ed opportunità in mille rivoli di assistenza e di inefficienza ma si inseriscono nel più ampio quadro della irrisolta questione meridionale che, durante gli anni della sinistra al governo si è ampliata e moltiplicata”
“Nel Nord ci sono 3500 km di autostrade, di cui 1100 km a tre corsie, nel Sud 1500 km di autostrade, di cui solo 168 km a tre corsie, nel Nord ci sono 847 km di ferrovie ad altra velocità contro i 180 km del Mezzogiorno. Nel mezzogiorno vive il 34% della popolazione italiana, le amministrazioni centrali hanno destinato al mezzogiorno il 23,7% nel 2011, il 23,4% nel 2012, il 19,1% nel 2013, il 20,8% nel 2014, il 19,6% nel 2015 e il 27,3% nel 2016 delle risorse ordinarie in conto capitale.
“Noi dobbiamo pretendere che il prossimo governo inverta questo trend per consentire al Mezzogiorno di ammodernare la sua rete infrastrutturale ma anche per attivare il meccanismo virtuoso del moltiplicatore. Un solo euro di investimenti pubblici, infatti, produrrebbe un incremento di reddito pari ad 1,37 euro annui con un aumento complessivo dopo cinque anni di 1,85 euro”
“Al Mezzogiorno mancano nel 2009-2015 circa 4,5 miliardi di euro l’anno, che avrebbero prodotto dei significativi: nel quinquennio in questione, infatti, il Mezzogiorno ha visto una riduzione del PIL pari al 10,7% che con l’applicazione della clausola si sarebbe ridotto soltanto del 5,4% con benefici effetti sull’occupazione. Nel periodo in questione si sono persi 500.000 posti di lavoro, mentre con l’applicazione della clausola del 34%i posti di lavoro persi sarebbero stati 200.000”
“Di tutto ciò parleremo a Matera, alla presenza oltre che di Alemanno e degli esponenti del MNS anche di un tavolo tecnico composto dal direttore regionale di coldiretti Aldo Mattia, dal segretario regionale del COISP Mario Saluzzi e del segretario regionale dell’UGL Giovanni Tancredi, convinti come siamo che la politica debba imparare ad ascoltare chi opera realmente nel sociale e nei settori produttivi, nonché del senatore Pasquale Pepe cui, nella sua qualità di membro della commissione parlamentare dei Lavori Pubblici, chiederemo di farsi portavoce di questa esigenza infrastrutturale in Basilicata e nel Meridione, e del leader lucano della Lega Antonio Cappiello”.

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