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Il secondo addio di Guido Crosetto, mancato ministro

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Guido Crosetto non sarà il prossimo ministro della Difesa. Ma tra poche settimane non lo vedremo neanche più nei corridoi di Montecitorio. Infatti nella giornata di mercoledì ha rassegnato le dimissioni da parlamentare.
Al fine di evitare inesistenti interpretazioni politiche o retroscena fantasiosi, ribadisco che è una scelta dovuta a motivi esclusivamente personali.
Parole chiare quelle pronunciate dal fondatore di Fratelli d'Italia, eletto deputato alle ultime politiche nel collegio Lombardia 3 nel tentativo di smentire le voci che si sono diffuse non appena è circolata la notizia dell'addio alla Camera dei Deputati.
Un addio che non potrà essere breve perché, al di là dei  tempi che si allungano per le incombenze relative alla nascita del nuovo governo, il Parlamento deve votare sulle dimissioni di un suo componente e la prassi vuole che, almeno in prima istanza, vengano respinte.
A scanso di equivoci, Crosetto ha ribadito: «Ho condiviso con Giorgia Meloni tutti i passaggi e le scelte fatte da Fratelli dItalia, dalla fondazione ad oggi, comprese quelle delle ultime settimane». E poi ancora, in un tweet successivo: «Leggo gente che non conosco spiegare le ragioni delle mie dimissioni da Parlamentare, usandole magari per attaccare FDI o @GiorgiaMeloni. Vorrei solo precisare che mi sono dimesso dalla Camera e non da FDI!!! Della cui segreteria nazionale continuo ad essere coordinatore!!».
L’ipotesi più probabile è che Crosetto torni a tempo pieno alla guida dell’Aiad, la federazione che riunisce le aziende del comparto difesa, aerospazio e sicurezza (il cui mandato scadrà nel 2019). 
Siamo di fronte comunque al secondo addio dalla attività politica. Infatti, il parlamentare piemontese, già sottosegretario alla Difesa del Governo Berlusconi IV, nel 2014 aveva annunciato il suo ritiro dalla politica, salvo poi rientrare, alla fine del 2017, su richiesta e sollecitazione di Giorgia Meloni.

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