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Almerigo Grliz, 31 anni dopo. Il sentito e plurale presente triestino

Una settantina di militanti e simpatizzanti di diverse generazioni del variegato mondo della destra triestina, da Forza Nuova al Veneto Fronte Skinhead passando per Casa Pound, fino ai più navigati aderenti ad Avanguardia Nazionale e al Movimento Sociale Italiano ha reso omaggio, ad Almerigo Grliz, militante del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile e consigliere comunale del Msi, reporter di guerra rimasto ucciso in Mozambico mentre filmava una battaglia tra i guerriglieri della Renamo e le truppe del Frelimo.
Ad organizzare l'evento, davvero condiviso e plurale, vista la presenza di militanti di tutte le organizzazione della destra triestina, è stata l'associazione culturale Nessuno Resti Indietro guidata dal referente locale Fabio Bellani con la deposizione di una corona di fiori ed il rito del presente.
Un ricordo di un figlio illustre di Trieste, morto mentre in qualità di giornalista, filmava una battaglia tra guerriglieri in Mozambico che non meritava neanche un trafiletto sui giornali locali o un breve video servizio sui telegiornali delle emittenti locali, dichiara Fabio Bellani, che abbiamo sentito telefonicamente.
Un'ulteriore prova dell'esistenza di due diverse categorie di caduti, anche nel mondo dei giornalisti, quelli di serie A in quanto politicamente corretti, quelli di Serie B, in quanto scomodi, politicamente scorretti e con un passato politico e per questo meritevoli di essere messi all'indice, come nel caso di Almerigo Grliz, militante del Fronte della Gioventù e consigliere comunale missino nella sua Trieste, davvero troppo per i progressisti e per i portatori della verità assoluta.

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