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Torino, militante indisciplinato aggredisce leader di CasaPound

Botte e tensioni mercoledì sera al presidio di Casapound Italia a Torino davanti all'ex Moi, il villaggio olimpico utilizzato per ospitare gli atleti in occasioni delle Olimpiadi invernali del 2006 e da anni diventato un santuario dei clandestini africani. Ma per una volta non c'entrano gli antifascisti violenti. Si è trattato di una questione tutta interna al gruppo neofascista 
I fascisti del terzo millennio avevano organizzato un presidio per protestare contro l'illegalità diffusa da centinaia di immigrati occupanti abusivi. Durante la manifestazione un militante di Casapound, disoccupato, si avvicina ai giornalisti per cercare il contatto e raccontare la sua storia.


Questo protagonismo individuale non piace ai suoi compagni. L'uomo è stato perciò richiamato dallo stesso servizio d'ordine di Cpi che gli ha imposto il silenzio perché la dimostrazione non era dedicata al tema della disoccupazione. Il manifestante però non l'ha presa benissimo e ha aggredito Matteo Rossino, leader delle "tartarughe frecciate" torinesi, con un pugno sferrato in pieno volto. L'aggressore però è stato subito fermato e bloccato prima dagli stessi attivisti neofascisti e poi dagli uomini della Digos del capoluogo piemontese, immediatamente intervenuti per riportare l'ordine. La manifestazione è quindi potuta riprendere senza ulteriori problemi.

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