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Diop, l'immigrato sovranista, picchiato a Civitanova da un senegalese

"Prima o poi doveva capitare, è normale. Sono stato aggredito dal buttafuori di un locale, senegalese come me, a causa della mia vicinanza a Matteo Salvini e alla Lega”. E’ la denuncia di Paolo Talla Diop, l’attivista senegalese del movimento di destra “Sovranità” e noto estimatore del leader della Lega, ai microfoni di “Ecg Regione Lazio”, su Radio Cusano Campus. Smentita così la voce, rimbalzata vertiginosamente sulle bacheche antirazziste, che avrebbe voluto l'immigrato sovranista vittima di odio razziale. Il ventisettenne, che vive a Macerata, racconta la sua disavventura: “Ero in un locale, lo Shada a Civitanova Marche assieme ad alcuni amici. Un buttafuori, mio connazionale, mi ha prima detto di allontanarmi, mentre stavo parlando con un amico all’interno del locale. Se n’è uscito con la frase: ‘Sei l’amico di Salvini, adesso ti sistemo io’. Poi mi ha preso per un braccio, mi ha strattonato e trascinato via davanti a tutti. Successivamente mi ha dato un cazzotto all’ingresso della discoteca”. E aggiunge: “Ha poi continuato, portandomi nel parcheggio. A quel punto i miei amici sono intervenuti. Ero molto spaventato. Ci sono testimoni che hanno visto tutto e che sono stati ascoltati dai carabinieri. Questa gente ce l’ha con me senza motivo, perché io non ho mai rinnegato le mie origini, anzi ne vado molto orgoglioso. Quindi non capisco da dove nasca tutto questo astio nei miei confronti. Ho sicuramente messo in conto il fatto che, quando esco, posso essere insultato, ma non è mi è mai successo che si passasse dalle parole ai fatti. Addirittura su facebook molti senegalesi hanno esultato per questa aggressione che ho subito e hanno scritto che me ne hanno date troppo poche.

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