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Rivolta Nazionale: abbiamo distrutto la stele in ricordo dell'esercito marocchino

A Pontecorvo, comune di poco più di 13 mila abitanti in provincia di Frosinone, il monumento dedicato alle truppe marocchine che il 17 maggio del 1943 devastarono, rubarono, razziarono, violentarono e uccisero circa 3500 donne, di età compresa tra gli 8 e gli 85 anni e molti uomini che cercarono, invano, di proteggere le loro donne, finendo impalati, è stato distrutto nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo dai militanti di Rivolta Nazionale che hanno rivendicato il gesto con un comunicato, diffuso alla stampa, che riportiamo per intero.

In un'Italia che da decenni non possiamo definire più nostra, assistiamo spesso ad un'inversione di ruoli, per mezzo di cui gli eroi vengono descritti (da un popolino totalmente manipolato dai servizi di "informazione") come traditori mentre chi ha tradito viene dipinto come liberatore.
 Accade così che mentre la cloaca partigiana si accanisce contro un monumento  a dei gloriosi ragazzi tedeschi nazionalsocialisti, venuti a morire per salvare l'Italia dall' invasore, riuscendo nell'intento di far saltare la sua inaugurazione, nella nostra Madre Terra trovi posto un monumento a quei marocchini della divisione francese che si macchiarono di enormi violenze verso le nostre donne, verso bambini e anziani, collaborando con gli americani che intanto dall'alto bombardavano senza pietà le nostre città.
 Contro quel monumento sono state fatte piccole seppur giuste azioni, adesso però era giunto il momento di metterci altro tipo di mano! Per tale motivo lo abbiamo distrutto!
 Ristabiliamo una volta per tutte la VERITÀ : non siamo in alcun modo disposti a vedere tacitamente riconoscimenti verso stupratori e pedofili, così come quel Pasolini di cui il monumento fu giustamente in passato distrutto
Gloria eterna agli eroi, disprezzo per i servi sciocchi del capitale! Ora e per sempre, per l'onore d'Italia.
 Rivolta Nazionale.

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