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Villa di Briano: fiamme ad un centro di accoglienza.Forza Nuova soffia sul fuoco: la gente è stanca

Un incendio di natura dolosa ha distrutto la palazzina di proprietà di un agenzia gestita dal cognato di Domenico Noviello, vittima di camorra. L'imprenditore, titolare di un'agenzia di assicurazioni, aveva pensato di affittare i locali ad una cooperativa di Napoli, per fare un centro di accoglienza straordinaria per migranti. 
La palazzina sita nel comune di Villa di Briano, comune di poco più di 7 mila abitanti della provincia di Caserta avrebbe dovuto accogliere migranti provenienti da Salerno. Negli uffici del comune era stata protocollata una comunicazione di accoglienza da parte della cooperativa napoletana.
Il sindaco Luigi Della Corte, eletto in una lista civica denominata La Voce dei Brianesi insieme a Gimmy Cangiano segretario provinciale di Fratelli d'Italia, il più votato alle scorse elezioni regionali nel partito guidato da Giorgia Meloni con oltre 6700 voti di preferenza, candidato capolista alle prossime elezioni politiche nel collegio plurinominale Caserta 2 nei giorni scorsi avevano civilmente e democraticamente protestato contro  l'arrivo dei migranti.
Ieri, la scoperta del raid. Il sindaco Della Corte ha condannato l'incendio dichiarando: non è il modo di comportarsi, chi ha distrutto l'immobile deve essere fermato. Solo uno stupido può pensare di spargere benzina e risolvere il malessere della popolazione. Sono vicino alla famiglia proprietaria dell'appartamento, conclude il sindaco.
Il liquido infiammabile è stato ritrovato dai carabinieri, lungo le scale, davanti al cancello. Ora l'edificio è inagibile. 
«È uno stato di assedio, la gente è stanca, ma nessuno ha il coraggio di dirlo. Forse è l'esasperazione la chiave di lettura dell'incendio del centro che doveva ospitare 100 migranti provenienti dal nord Africa a Villa di Briano, anche se non conosco bene i fatti». Lo afferma, senza giri di parole, ai colleghi de Il Mattino, Modestino Parente, uno dei leader casertani di Forza Nuova.


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