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Palermo,aggressione a Massimo Ursino : gli antagonisti non parlano

E' prevista per la tarda mattinata di sabato 24 febbraio la decisione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Roberto Riggio, circa la convalida del fermo di Gianmarco Codraro e Carlo Mancuso, i due militanti della sinistra antagonista palermitana arrestati con l'accusa di tentato omicidio per il brutale pestaggio del segretario provinciale di Forza Nuova Massimo Ursino
I due antagonisti, che sono stati interrogati in due momenti diversi perché hanno il divieto di incontro tra loro, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. 
Il Procuratore aggiunto Ennio Petrigni ha chiesto la convalida del fermo e l'emissione del provvedimento di custodia cautelare.
"I miei assisti, ha precisato l'avvocato Giorgio Bisagna, legale di Codraro e Mancuso, si professano estranei ai fatti, in linea generale quello che sosteniamo, come linea di difesa, è che non si può parlare di tentato omicidio a fronte di un soggetto che è stato sicuramente aggredito, ma non c'era alcun intento di uccidere, tanto più che le lesioni non erano neppure gravi. Tanto è vero che Ursino è stato dimesso con 20 giorni di prognosi e 5 giorni di riposo.
L'avvocato ribadisce che si tratta di accuse da "fantadritto",  perché o" perché "obiettivamente, quello che è stato prodotto fin qui sono dei frame di immagini sfocate in cui non si intravedono i visi e le fattezze delle persone". Il gip, che si è riservato di decidere sia sulla convalida del fermo che sulla misura cautelare, dovrà pronunciarsi entro mezzogiorno di domani, quando scadono i termini.

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