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Simone Di Stefano (CasaPound) ad Avellino: basta divieti, andiamo avanti, obiettivo superare il 3%

(.m.) In tre diverse città della Campania, Torre del Greco, Somma Vesuviana ed Avellino, si è concentrato il tour elettorale di Simone Di Stefano, presidente di CasaPound e candidato premier per il movimento della tartaruga frecciata.

Grande interesse, ottima partecipazione di pubblico, in tutti e tre gli appuntamenti, il frutto di un duro lavoro da parte di tutta la comunità militante della Campania come ci conferma Nando Raiola, segretario regionale di Casa Pound.

La giornata di ieri, precisa Raiola, tuttavia è solo il punto di partenza, Casa Pound deve entrare in ogni amministrazione comunale per far sentire, dentro le istituzioni, forte la nostra voce.

Chi si aspettava, ad Avellino, grandi proteste da parte della sinistra antifascista, è rimasto deluso. Simone Di Stefano, è arrivato in città, parcheggiando in Piazza della Resistenza ed ha raggiunto Via della Trinità dove era previsto l'incontro con militanti e simpatizzanti.
Le prime parole di Di Stefano suonano come certezza, in vista del voto politico di domenica 4 marzo: Casa Pound supererà la soglia di sbarramento del 3%. Il perché è presto detto.
Il movimento della tartaruga crociata è l'unico schieramento politico che porta avanti temi cari al corpo elettorale come, per esempio, l'uscita dall'Euro e dall'Unione Europa.
Temi che politicamente erano sostenuti anche dal Movimento Cinque Stelle e dalla Lega Nord ma che sono stati abbandonati.

D'altronde, ricorda Di Stefano, in tanti non hanno gradito l'alleanza di Salvini con la Meloni e Berlusconi che, come al solito, si  è rimesso in pista facendo il bello e il cattivo tempo. Ci sono tanti voti in uscita dal centrodestra e dai cinque stelle che possiamo raccogliere”. 
In linea con le regole della democrazia Casa Pound vuole eleggere i suoi rappresentanti nelle istituzioni. All'interno della Carta Costituzionale noi ancora troviamo temi su cui discutere a differenza di chi, attraverso la costituzione, vorrebbe toglierci la parola.
Chiaro è il riferimento alla sinistra antagonista irpina che aveva chiesto che la manifestazione di Casa Pound fosse vietata e chi voleva addirittura che il comune non concedesse l'uso di Piazza della Resistenza per consentire ai militanti di Cp di parcheggiare la propria auto.
Di fronte a queste polemiche Di Stefano afferma:" sembra sciocco ascoltare certe polemiche. Il passato è passato e noi vorremmo che questa nazione guardasse avanti per avere un momento di pacificazione visto che la seconda guerra mondiale è finita, ormai 70 anni fa.
Per quanto riguarda la partecipazione di Casa Pound alle elezioni amministrative di Avellino, comune chiamato al voto nella prossima primavera, Simone Di Stefano afferma: "abbiamo deciso di prendere parte alla tornata elettorale, per cui ci saremo, escludendo quasi del tutto una alleanza con il centro destra".

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