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Consiglio di Stato: Blocco studentesco non è incompatibile con i valori costituzionali

Clamorosa sentenza del Consiglio di Stato che afferma la "non incompatibilità" del Blocco studentesco, l'organizzazione giovanile di CasaPound con i valori costituzionali. Un colpo notevole per quanti, in queste settimane, si sono mobilitati, dall'Anpi alla Cgil, per il riconoscimento della natura anticostituzionale della casa madre.
Il Consiglio di Stato ha emesso un’ordinanza nella quale accoglie l’impugnazione dell’associazione Blocco Studentesco, a cui era stato negato in maniera ingiusta ed illegittima dall'Università del Salento lo status di associazione universitaria riconosciuta. Il consiglio di stato ha ritenuto di accogliere in toto la tesi dell’associazione, evidenziando una serie di macroscopiche illegittimità compiute in sede procedimentale e ritenendo soprattutto che la stessa "non presenta contenuti di per sé incompatibili con i valori costituzionali”. Non esistono dunque ragioni plausibili che permettano di classificare il Blocco Studentesco come movimento contrario agli scopi istituzionali dell’università. La decisione segna una svolta decisiva e senza precedenti nella tortuosa vicenda che vede l’associazione contro l’Università del Salento.
“L’ordinanza del Consiglio di Stato è motivo di grande orgoglio – si legge in una nota diffusa dal movimento – ed è solo la prima delle soddisfazioni che intendiamo ottenere. Così come sottolineato dai magistrati che hanno analizzato il ricorso, la nostra associazione non è contraria agli scopi istituzionali dell’università e non si è mai resa protagonista di episodi di disordine all’interno dell’Ateneo salentino o di altri avvenimenti che ne giustifichino l'esclusione".
“Vogliamo ringraziare gli avvocati Sabrina Conte e Carlo Viva per l’encomiabile lavoro svolto. Ribadiamo la nostra fiducia negli organi di giustizia amministrativa – conclude la nota – i quali si sono basati su dati di fatto reali e non sulla base di mere illazioni, così come ha fatto chi ha portato all’inizio di questo vergognoso teatrino”.

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