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CasaPound in piazza a Lecco. Partito Democratico ed Anpi: non cadiamo nel tranello


(G.p) I militanti di CasaPound Lecco nel prossimo fine settimana saranno impegnati in due distinti banchetti per la raccolta delle firme per la presentazione della lista alle prossime elezioni politiche di domenica 4 marzo.

Un'occasione anche per presentare alla cittadinanza il programma politico denominato Prima l'Italia.
La presenza in piazza per la democratica raccolta delle firme per la presentazione della lista di Casa Pound Italia alle prossime elezioni politiche trova la ferma opposizione da parte del Partito Democratico, principale partito della coalizione di centro sinistra e della locale sezione dell'associazione nazionale partigiani che in una nota, diffusa alla stampa, che pubblichiamo per intero, invitano i cittadini di Lecco a non cadere in un tranello ed a contribuire al loro isolamento politico e alla loro sconfitta.

Non è trascorsa neppure una settimana, dichiarano PD e ANPI di Lecco, dall’approvazione nel Consiglio Comunale dell’Atto di indirizzo politico-amministrativo che conteneva la più ferma condanna a tutte le iniziative e manifestazioni di associazioni ed organizzazione politiche che si richiamano in modo esplicito a simboli fascisti o nazisti, all’odio razziale e di genere, all’omofobia, all’antisemitismo, e ci ritroviamo in piazza una presenza come quella di Casa Pound che, con un atteggiamento mistificatorio e camaleontico, chiede fiducia ai cittadini lecchesi per presentarsi alla competizione elettorale del prossimo 4 marzo! No, non possiamo stare zitti e non denunciare questa mistificazione! Ai cittadini lecchesi dobbiamo dire attenti, non cadete nei tranelli, ma con tutto il vostro sdegno isolate tali tentativi, smascherate il loro vero volto e contribuite attivamente al loro isolamento ed alla loro sconfitta“.




“Da parte nostra, precisa la nota, continueremo la battaglia perché questa organizzazione come altre formazioni neofasciste non abbiamo più agibilità politica sul territorio, in applicazione della Costituzione della Repubblica Italiana che esplicitamente al punto XII delle Disposizioni transitorie e finali testualmente recita: “E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista……”. E se poi qualcuno negasse gli elementi di apologia del fascismo che ci sono e che a livello nazionale abbiamo più volte denunciato alle autorità competenti, anche il contenuto dei programmi politici di Casa Pound (vedi il manifesto dell’iniziativa di sabato) si pone in netto contrasto con i valori Costituzionali , intendendo per tali non solo quelli che attengono a diritti, ma anche a quelli che richiamano doveri, non meno importanti, come quelli della “solidarietà politica, economica e sociale” (art. 2 della Costituzione)”.
“Per questo – concludono ANPI e PD -, sollecitiamo l’applicazione rigorosa della “legge Mancino” in tutti i casi in cui si manifesti apologia o rimpianto del regime fascista e/o si esprima odio razziale e incitamenti alla xenofobia, attacchi ad ogni tipo di diversità. Consapevoli che contro certi fantasmi del passato è necessaria una risposta corale della società civile democratica , rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche, alle istituzioni, alla scuola, all’università e ai media per una coraggiosa mobilitazione culturale, per costruire nella società italiana un nuovo senso comune storico del fascismo, una coscienza critica e vigilante basata sulla conoscenza della storia, della nostra Costituzione, dei nostri principi democratici al fine di una loro reale applicazione senza se e senza ma”.

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