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Napoli, casa rifugio ad una associazione Lgbt: la protesta di Fratelli d'Italia

(G.p) Una Casa d’accoglienza «intesa come famiglia» e «non un parcheggio a modo di albergo», per i ragazzi Lgbt che potranno trovarvi assistenza anche lavorandoci o dando una mano. Primo «rifugio» del genere realizzato con finanziamenti di Stato in un immobile confiscato alla camorra, al clan Contini Mallardo, in via Genovesi ai Ponti Rossi: l’appartamento accoglierà disagiati o vittime di violenza e discriminazione. Il neo centro affidato all' associazione capofila i-Ken Onlus è stato illustrato ieri al Palazzo delle Arti al convegno «Culture giovanili Lgbt: sfide, buone prassi ed innovazioni italiane made in Napoli», al quale era atteso, per le conclusioni, il ministro Valeria Fedeli.
Sulla casa rifugio affidata ad una associazione Lgbt è intervenuto, con una nota, diffusa alla stampa, Luigi Mercogliano, candidato sindaco alle scorse elezioni comunali per il Popolo della Famiglia ora responsabile regionale del dipartimento Vita e Famiglia di Fratelli d'Italia.
Nota che pubblichiamo per intero.

"In una città come Napoli, nella quale l'emergenza abitativa dovrebbe essere al primo posto dell'agenda politica del Sindaco del Presidente della Regione e del Governo, si preferisce concedere soldi pubblici per quella che sicuramente non è una priorità, lasciando intere famiglie di senzatetto al freddo e al gelo". Questo il senso di una nota diramata dal Dipartimento Vita e Famiglia di Fratelli d'Italia in Campania, in merito alla notizia della concessione da parte del Governo, nell'ambito di un progetto cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, di un locale confiscato alla camorra all'associazione I-Ken, una delle tante della galassia LGBT napoletana, annunciata al PAN come riportato dall'edizione odierna di Repubblica. "È inconcepibile - si legge nel comunicato - che in questo paese non siano considerate come prioritarie le esigenze ed i bisogni delle famiglie meno abbienti. Ci sono tantissimi genitori sfrattati dalle loro abitazioni e costretti a vivere in auto con i loro figli perché non più in grado di pagare l'affitto o di rispettare le scadenze del mutuo a causa della perdita del posto di lavoro. Queste per il Governo non sono priorità. Il disagio psicologico di giovani omosessuali o transessuali viene invece messo al primo posto da questo Governo amico delle associazioni LGBT che per tutta la legislatura ne ha assecondato i capricci con l'inutile legge sulle unioni civili - soltanto 2000 registrate in tutta Italia fino ad oggi - e con i corsi per plagiare le menti dei bambini nelle scuole sull'approccio all'affettività. Non abbiamo nulla contro questi ragazzi - spiega la nota di FdI - le cui scelte ed i cui orientamenti sessuali non sono opinabili. Quello che invece è opinabile è la scelta di una classe politica che non inquadra le vere emergenze e non stabilisce delle priorità di intervento. In altre parole - chiarisce il Dipartimento Vita e Famiglia - va bene offrire percorsi di assistenza e 'case rifugio' a chi viene discriminato per il proprio orientamento sessuale nel proprio ambito familiare, ma sempre dopo che siano stati affrontati i bisogni e le esigenze delle famiglie più bisognose, specialmente quelle con figli piccoli o con disabili, a cui farebbe davvero tanto piacere ricevere contributi statali e case confiscate alla camorra, che invece vengono destinate a queste iniziative che assumono sempre più il sapore della propaganda pre elettorale. Finalmente - conclude la nota di Fratelli d'Italia - questa legislatura è alle battute finali e siamo convinti che le famiglie campane, disprezzate da questo Governo e dall'azione di Comune e Regione che hanno preferito a loro le istanze della lobby arcobaleno, sapranno scegliere chi come Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia hanno intenzione per i prossimi cinque anni di rimettere al centro dell'agenda politica la famiglia, la vita e la natalità che sono le reali emergenze a cui una classe dirigente animata da buon senso dovrebbe dare la precedenza".

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