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Lo scioglimento delle Camera affonda anche la legge Fiano

Troppo impegnata a festeggiare l'ignobile siluramento dello ius soli, colpito ai fianchi dall'opposizione massiccia del centrodestra e affondato dalle defezioni dei supporter infedeli di Pd e M5S, la fascisteria non si è accorta che ha incassato un altro successo importante. 
Con lo scioglimento anticipato delle Camere, la legge Fiano decade, essendo stata approvata da un solo ramo del Parlamento. 
Certo, qualche riflessione andrà pur fatta: dopo il voto della Camera a metà settembre, e in piena bolla mediatica sull'emergenza dell' "onda nera", bisognerà pur chiedersi perché non è stato trovato il tempo di infilare in agenda al Senato una legge composta da un solo, semplicissimo articolo:  


«Chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero delle relative ideologie, anche solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici»
E' prevalsa la logica ferrea della lobby del merchandising o anche in questo caso l'obiettivo reale era la medaglietta da mettersi in petto in vista della campagna elettorale? Non ci sarà quindi un nuovo articolo nel codice penale il 293-bis. Resta il divieto, introdotto dalla legge Scelba, di fare il saluto romano, anche se l'ultima giurisprudenza ha visto sempre assolti gli imputati. Sarà possibile ancora vendere oggetti che raffigurano Hitler o Mussolini, che in Italia hanno avuto un grande mercato negli ultimi anni. 

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