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Fiore: la Repubblica attacca l'unità dei nazional-popolari

Anche oggi la Repubblica ci dà il suo scoop antifascista. Stavolta, utilizzando le intercettazioni dell'inchiesta romana contro Forza Nuova per i pestaggi dei bengalesi, ricostruisce la mappa della destra radicale romana secondo Roberto Fiore. Intercettazioni piene di malignità e di giudizi sprezzanti, da cui il leader neofascista prende la distanza seccamente, contestando la verità stessa delle frasi che gli sono attribuite: 



Prima il fantomatico bangla tour, poi la questione Ostia (per dire che il nemico è tutto un mondo e non solo Fn), poi il piagnisteo dopo la nostra protesta sotto la redazione ed oggi un articolo delirante e farneticante, figlio di un'operazione politica precisa: quella di distruggere l'unità dei nazional-popolari. Ribadisco con fermezza che mai ho pensato o detto cose del genere, che il "taglia e cuci" sta diventando il mestiere preferito dei nemici della Patria (basta vedere l'operazione Parenzo di pochi giorni fa), che sbugiarderò La Repubblica in tutte le sedi opportune. Mai ho associato alcuni nomi a storie che non gli appartengono, tanto meno mai ho accusato camerati e militanti di avere rapporti con i servizi. Non a caso, anni dopo queste presunte e artefatte intercettazioni datate 2013, ho avuto rapporti e legami politici con le persone citate. Colgo l'occasione per rilanciare l'unità dei patrioti e delle forze militanti, anche contro chi, con bugie e diffamazione, vuole mettere zizzania tra gli uomini liberi che ancora sono pronti per combattere per la Patria.

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