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La città degli immigrati: blitz di Forza Nuova a San Valentino a Torio

(G.p)Il cartello di "Benvenuto nella città degli innamorati" viene modificato in "benvenuto nella città degli immigrati".
Succede a San Valentino Torio, comune di 10 mila abitanti della provincia di Salerno situato nell'agro nocerino sarnese.
A modificare il cartello di benvenuti a San Valentino Torio sono stati i militanti di Forza Nuova che, in una nota, diffusa alla stampa, hanno spiegato il senso di questa azione dimostrativa.
Mentre le nostre aziende italiane muoiono a causa delle tasse e della crisi le amministrazioni Comunali  poco fanno per aiutare gli italiani
Con questo spirito che simbolicamente è stata coperta la targa della Città degli innamorati divenendo città degli immigrati.
L'immigrazione crea scompiglio anche sui presunti e non sempre veri diritti di asilo (per colpa dei politici che da anni governano);si rischia di generare sempre più insicurezza e rabbia scatenando un'inutile guerra dei poveri.
In agricoltura l'immigrazione crea sfruttamento abbassando gli stipendi.
Non ci sono lavori che gli Italiani non vogliono fare ma paghe che non si possono sostenere, blocchiamo l'immigrazione.
Il cartello affisso dai militanti di Forza Nuova non poteva non scatenare polemiche politiche in città sostenute dal sindaco Michele Strianese che con queste parole ha commentato il blitz dei militanti del movimento politico guidato da Roberto Fiore: ""Individuaremo i responsabili e risponderanno nelle sedi legali di quanto accaduto". E' caccia alla mano che ha violato la tabella all'ingresso della città, davanti al cimitero cittadino.
 "A parte la scritta razzista, - dice amareggiato il primo cittadino, mi chiedo come sia possibile utilizzare beni pubblici che portano l' effige del nostro paese per offendere e denigrare il paese stesso che è, in ogni caso, pulito, ordinato, sicuro ed accogliente. 
Sono profondamente deluso, precisa il sindaco, del comportamento di queste persone che saranno individuate molto presto e saranno chiamate a rispondere come per legge. Rispetto per le idee altrui, ma non consentiamo ad alcuno di esprimerle utilizzando impropriamente il nome del nostro paese"

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