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Sovranismo e immigrazione da Pontida il ritorno di fiamma tra Salvini e l'ultradestra

Il collega Paolo Berizzi, dalle colonne del quotidiano La Repubblica, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero, ci parla di un ritorno di fiamma tra la nuova Lega nord a guida Matteo Salvini e l'ultradestra, sostenendo la tesi che la promessa leghista di abolire la legge Fiano è l'ultimo atto di un percorso "fascio-leghista" cominciato quattro anni fa. 



Ritorni di fiamma. L'attrazione fatale-in politica l'amore non esiste- che si riaccende. La Lega "nazionale" di Salvini e l'ultradestra. Storia di un feeling scoppiato quattro anni fa, diventato asse politico, messo in modalità pausa, e ora avviato alla ricostruzione. I nuovi segnali erano nell'aria e l'invito alle nozze bis è arrivato domenica dal pratone di Pontida.
Appena andremo al governo cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano sulla ricostruzione del partito fascista: le idee non si processano, queste cose si facevano in URSS.
Eccolo il "regalo" del capitano, a petto gonfio in mezzo al nugolo di bandiere e manifesti blu, il colore ufficiale della nuova lega. 
Musica per le orecchie dei fascisti del terzo millennio. Non aspettavano altro. Messaggio forte e chiaro. Destinatario : la galassia della destra radicale, un mondo che il segretario federale della Lega, un tempo " giovane comunista padano" conosce bene avendoci stretto alleanze politiche, alcune interrotte, altre ancora in vita.
Sfogliano pagine e profili Fb- da Forza Nuova a Casa Pound a Lealtà Azione a quelle di altri esponenti d'area- si scopre ma è tutto fuorché una sorpresa, non solo quanto sia stato apprezzato il Salvini sdoganatore( guarda caso ieri ha incassato il Si di Forza Nuova al referendum per l'autonomia fiscale in Lombardia e Veneto.
Ma anche ad applaudire le tirate populiste, il richiamo all'ordine da affidare alle mani libere degli uomini in divisa, e infine appunto la carezza a chi propaganda simboli e idee che richiamano al fascismo e al nazismo, a Pontida c'erano anche militanti di estrema destra.
Alcuni noti. Altri già denunciati per violenza della legge Scelba( l'unica non nominata da Matteo tra quelle che vietano la ricostruzione del partito fascista).
Come Fabrizio Benito Adolfo Fratus, già dirigente della Fiamma Tricolore, poi animatore de il Talebano, associazione culturale con funzione di binario per traghettare verso la Lega militanti neofascisti. 
Presente anche una vecchia conoscenza di Salvini, la bionda Daria Katarzyna Janik, polacca, presidente del Comitato che nel 2016 aveva eretto barricate contro l'arrivo dei profughi alla caserma Montello: la passionaria finì nella bufera per una vignetta shock( un gerarca nazista si rivolge a Hitler: "Capo, ci sono gli immigrati" e il Fuhrer "falli accomodare, alle utenze ci penso io". Camerati. Confusi dentro un popolo ormai depadanizzato dopo aver fatto digerire il passaggio da Prima il Nord a Prima gli Italiani, prova adesso a riproporre la ricetta "scoperta" nel 2013 subito dopo l'elezione alla guida del movimento: la sponda con le sigle neofasciste. Un lavoro di cucitura già compiuto dal lepenista Salvini con Casa Pound( oggi partito nazionale a tutti gli effetti).
E' in grande stile la prima uscita ufficiale: 18 ottobre 2014, piazza Duomo, Milano. La manifestazione "Stop Invasione" sancisce il fidanzamento tra leghisti e tartarughe nere. L'anno dopo seguono altri cortei stile nazionalista, Roma, Civitavecchia, e i due leader Salvini e Iannone promettono di dare vita al nuovo fronte sovransita. Poi qualcosa si incrina: forse per una storie di liste alle comunali di Milano. I fasci lo mollano o è lui a scaricare loro?
Salvini è passato da incendiario a pompiere, un grande pierre paraculo funzionale al sistema.

Il viaggio dell'aspirante leader del centro destra in Israele non aiuta. Ora, dopo una serie di ammiccamenti e soprattutto con il volano di Pontida la crisi pare rientrata.
Solidarietà alla Lega Nord, scrive in un post Simone Di Stefano, numero due di Casa Pound.
Ci sono molti magistrati irreprensibili, ma ce ne sono troppi che agiscono mossi da una visione politica e ideologica. Lo scenario affiora in controluce. Se pure Casa Pound vuole guidare un "polo nero" che punta a superare la soglia del 3% ed entrare in Parlamento, è a Salvini che torna a guardare l'area del neofascismo.
Forza Nuova si è schierata a sostegno del referendum nelle regioni che la Lega considera speciali. Alcuni camerati hanno diffuso sui social immagini del duce e la scritta 22 ottobre vota Si. Effetto traghettamento? E' una delle cifre della Lega post bossiana.
Monta la risacca nera, si fa beffa della legge Fiano e trova un comodo appoggio nel Carroccio. E' cosi anche per i neonazisti di Lealtà Azione, costola degli Hammerskin antisemiti, (alleata con Casa Pound): in diversi municipi milanesi, leghisti e lealisti organizzano insieme presidi, convegni. Anti immigrati, anti islam. Con la benedizioni di Capitan Salvini.

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