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La rivoluzione del generale Pappalardo è rimandata.

(G.p) La rivoluzione del popolo aveva una data precisa: l'appuntamento era previsto per lunedì 11 settembre con inizio, dopo la pausa pranzo, previsto per le ore 15 ed invece sembra destinata, salvo sorprese dell'ultima ora, ad un rinvio a data da destinarsi.
A chiamare il popolo italiano a raccolta era stato niente poco di meno che Antonio Pappalardo, generale dell'Arma dei Carabinieri in congedo, ex parlamentare del defunto Partito Social Democratico Italiano,candidato non eletto alle europee del 1994 nel collegio insulare nelle file di Alleanza Nazionale, ex sottosegretario nell'esecutivo guidato da Carlo Azeglio Ciampi, presidente del Sindacato Unitario Personale in Uniforme, candidato alle politiche del 2001 nelle file della Lega d'Azione meridionale di Giancarlo Cito, sindaco di Taranto, ex forcone della prima ora, ora animatore del Movimento Liberazione Italia di cui è presidente.
Il generale Pappalardo aveva una strana idea di raggiungere la città eterna da Marsala, facendo a ritroso il percorso di Garibaldi salvo poi cambiare clamorosamente idea a causa di un litigio con avvocato massone cialtrone come ha spiegato in un video su Facebook del quale sono stato bombardato.
Il questore di Roma ha deciso di non concedere la piazza per la manifestazione scatenando le ire di Caraballa, suo sodale in questa avventura, paladino del Movimento No Vax.
Lo stop alla manifestazione è motivato da un "alto rischio per l'ordine e la sicurezza pubblica" ovviamente contestato dagli organizzatore che, grazie a video diffusi sui social network hanno denunciato la censura nei loro confronti.
D'altronde il generale aveva affermato di aver convinto centinaia di migliaia di persone pronte a marciare su Roma a fermarsi sul Grande Raccordo Anulare, mentre lui insieme a 6 persone sarebbe andato a consegnare un documento all'autorità di polizia di Montecitorio, segno secondo lui, che il suo programma politico fatto di pochi punti politici in virtù dei quali, i parlamentari sono abusivi, i carabinieri devono arrestarli, i nemici della patria sono cialtroni e massoni e che serve un governo tecnico, aveva fatto breccia nel cuore di centinaia di migliaia di persone.
A me sembrava una edizione 3,o del capolavoro cinematografico diretto dal maestro Mario Monicelli, presentato alla ventiseiesima edizione del festival di Cannes.










3 commenti:

  1. Un povero scemo e/o un pericoloso provocatore....generale dei carabinieri gia questo basta e avanza.

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  2. Beh certo farsi governare dalla boldrini e'da furbi,si vedono i risultati,meglio sto generale che un parlamento di traditori al soldo degli Ebrei e delle loro banche

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