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Con Ciccio Fatica muore a Napoli l'ultimo ragazzo di Salò

Con Ciccio Fatica è morto l'ultimo combattente napoletano della Repubblica sociale, uno dei militanti clandestini che fondarono il Msi. Si è spento a 92 anni al cardarelli dove stamattina si svolgeranno i funerali. Lo ricorda con un post commosso sulla propria pagina facebook Emiddio Novi:
Ciccio Fatica, un partigiano di Mussolini ha raggiunto i ragazzi che nel 1944 furono fucilati a Capua dagli americani. Come lui facevano parte della resistenza che nel Sud militava dalla parte della Rsi. Quando gli angloamericani sbarcarono in Sicilia si imbatterono nella imprevista resistenza degli italiani. Morirono combattendo in 40.000. Di loro nessun riferimento nei libri di storia. Il generale Patton ordinò di massacrare anche i prigionieri. Ciccio Fatica fu la memoria storica di quell'Italia silenziosa che non rinunciò all'onore e alla coerenza. Fu esempio di fedele e disinteressata militanza per tanti giovani del popolo escluso e perseguitato della destra. Fu uomo di impegno civile e militante.
Questa la nota ufficiale diffusa da  Gianni Rebaudengo e Pina Cardia per la Segreteria Nazionale del Raggruppamento Combattenti e Reduci della Repubblica Sociale - Continuità Ideale: 

È con profondo dolore e sgomento che abbiamo appreso la morte di Francesco (Ciccio) Fatica. Una perdita che lascia un grande vuoto in noi personalmente e in tutto il Raggruppamento. In Lui ricordiamo la fedeltà alla Patria e all’Idea coltivata per tutta la vita sin dai lontani giorni del Suo impegno contro l’invasore anglo-americano, e proseguita poi attraverso i suoi scritti scaturiti da una lucida analisi revisionista della recente Storia, sia nazionale che internazionale. Fuor da ogni metafora, un Italiano e un Fascista di altissimo spessore di fronte al quale il Raggruppamento abbruna i suoi Labari.  Camerata Ciccio Fatica: “Presente!”. 
Per Luciano Schifone, storico esponente della destra sociale

«è stato sempre un riferimento importante per la destra napoletana. Una figura mitica per noi giovani militanti degli anni ’60. Era uno dei “famosi 88” che avevano partecipato al fascismo clandestino. Era un mito vivente, simbolo di integrità morale. Ciccio Fatica era il veterano che trasmetteva la fiaccola alle generazioni successive. Quando mi sono iscritto al partito ho trovato quest’uomo che era un punto di riferimento per tutti. Ai giovani amava ripetere: “Seguite le vostre idee più che le vostre convenienze”. Una frase che ha incarnato per tutta la sua vita». 







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