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Inneggia a Mussolini su Facebook, il prefetto denuncia il sindaco di Trenzano

La Polizia Postale denuncerà il sindaco di Trenzano, piccolo comune della provincia di Brescia, per il post inneggiante al Duce ed al fascismo pubblicato sulla sua pagina facebook, come ci racconta, con un interessante articolo, il quotidiano milanese Il Giorno.
Articolo che riportiamo fedelmente 



Il sindaco bresciano di Trenzano Andrea Bianchi, che sulla sua pagina Facebook in polemica con la legge Fiano ha pubblicato un post inneggiante al Duce e al fascismo, sarà denunciato alla Polizia Postale. Lo ha comunicato il prefetto di Brescia Annunziato Vardè. Bianchi già in passato era stato denunciato per vilipendio allo Stato.

"Basta con questa storia degli antifascisti: nel 2017 il fascismo non esiste più, ma se gente come la Boldrini si definisce antifascista, io non posso che definirmi fascista per andare contro". Questo il commento di Andrea Bianchi, che ha poi aggiunto: "Non finirò in carcere per aver detto di essere fascista - ha replicato -. Lo Stato mi chiederà i soldi perché è l'unica cosa che vuole. Infatti un finto profugo può venire in Italia e attaccare lo Stato e la bandiera che non gli fanno nulla perché non ha soldi". Sulla sua pagina Fb aveva scritto: "Stato di m..., tornerà il fascismo, Non sopporto questa gente che vuole cancellare un pezzo della nostra storia. Mussolini ha fatto errori madornali come le leggi razziali, ma fino al '37 il fascismo ha portato grandi cose come la riforma sociale, previdenziale e del lavoro. Che facciamo - chiede il sindaco Bresciano - cancelliamo tutto?".

Il sindaco ha ammesso di aver ricevuto minacce dopo il post. "L'ultimo messaggio è arrivato sul sito del Comune da parte di una persona che mi augurava una veloce e dolorosa dipartita - afferma -. Ma ripeto io sono contro chi governa male questo paese e si definisce antifascista".

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