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Contro i nuovi antifascismi,Orsola Mussolini: La peggiore offesa è cancellare la memoria storica del passato

Il collega Pietro Cappellari, dalle pagine virtuali de Il Giornale d'Italia, diretto dal senatore Francesco Storace, presidente del Movimento nazionale per la sovranità intervista Orsola Mussolini, figlia di Guido Mussolini, nipote del comandante Vittorio e pronipote di Benito, VI Capo Gran Consigliere dell'ordine de L'Aquila Romana sullo scatenarsi di un'atavica passione della sinistra italiana per l'antifascismo militante, vedi le uscite sul tema del presidente della Camera dei Deputati Boldrini e dell'onorevole Emanuele Fiano del Partito Democratico che chiede l’introduzione dell’articolo 293-bis del codice penale, puntando a punire «chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco».
Articolo che riportiamo per intero.



L’eclissi ingloriosa della sinistra italiana e il fallimento politico-culturale-sociale-umano del Partito Democratico nel quale i sopravvissuti del PCI si sono riciclati travestendosi da piccoli Aldo Moro di tristissima memoria, ha scatenato un’atavica passione, quella per l’antifascismo militante. Nonostante siano passati oltre 70 dalla scomparsa del “Regime” e oltre dieci dal “suicidio” del MSI (partito che ne custodiva l’eredità) e nonostante l’assenza di qualsiasi pericolo di sovvertimento fascista per l’attuale sistema democratico-liberale, qualcuno ha deciso di rispolverare la “caccia alle streghe” contro i fascisti, come se questi – oggi – fossero il pericolo principale per l’Italia.

Al di là del fatto che si dovrebbe dimostrare, magari con un confronto pubblico, come il fascismo per l’Italia sia un pericolo peggiore dell’attuale sistema, si rimane sconcertati – ma anche divertiti – dalle uscite del Presidente della Camera Boldrini o dalle iniziative dell’On. Fiano, tutti intenti a lanciare “crociate” contro la libertà di espressione (dei fascisti), pure garantita dall’articolo 21 dell’attuale Costituzione.
Già in passato, del resto, si è cercato di “imbrigliare” l’attività dei fascisti – dentro e fuori il MSI – con leggi liberticide, come la Scelba, la Reale o la Mancino, che hanno avuto il compito di punire più il pensiero che ogni eventuale loro azione. Qualcosa di incompatibile con la Costituzione. E, infatti, non si contano le decine di assoluzioni per reati di opinione che hanno visto “alla sbarra” decine e decine di giovani Italiani colpevoli solo di aver scritto o pensato qualcosa che al fallimentare attuale sistema non va giù: ossia la realtà dei fatti. Vi è da dire che non tutti hanno trovato Giudici in grado di tutelare la libertà di pensiero, chi è capitato sotto i “teoremi” dell’antifascismo militante è sempre finito condannato.
Ultimamente si è giunti anche a mettere in discussione la libertà di ricerca storica. Del resto, i comunisti hanno dapprima falsato i libri di storia, poi quelli di sociologia, poi quelli di filosofia, fino a riscrivere – con la loro falsa ideologia – i libri di scienze e medicina. Anche quello che la comunità scientifica – oltre il buon senso del l’uomo comune – riteneva un’ovvietà, è diventato oggi un reato penale, uno psico reato orwelliano. Una follia culturale che loro chiamano “egemonia”, ma per i liberi pensatori è solo una realtà distorta, organizzata a tavolino per raggiungere la sovversione internazionalista.
Le recenti dichiarazioni del Presidente della Camera Boldrini e le iniziative dell’On. Fiano hanno destato dure prese di posizione, oltre che battute sarcastiche che lasciamo ai posteri che un giorno studieranno i tempi di oggi, magari paragonandoli ad un passato di glorie che oggi sono dimenticate.
Anche Orsola Mussolini, VI Capo dell’Ordine dell’Aquila Romana, è voluta intervenire denunciando pubblicamente l’artificiale clima di odio politico creato per mascherare il fallimento del sistema democratico o le proprie frustrazioni personali: “La peggiore offesa è cancellare la memoria storica del passato, dove la inutilità di un Governo presente cancella la grandezza di un popolo che ha dato il suo splendore all’Europa e al Mondo intero”. Paiono riecheggiare le parole di un poeta del secolo scorso: “Sospettate di qualsiasi persona che voglia distruggere un’immagine o voglia sopprimere una pagina della storia”. 
Si chiamava Ezra Pound, un “maledetto fascista” che per molti avrebbe meritato di morire in un manicomio criminale. Non era così che si usava fare nelle democrazie popolari, cari compagni? O è meglio il colpo alla nuca, ovviamente sparato alle spalle, alla partigiana?
Attendiamo ora le conseguenze delle dichiarazioni di Orsola Mussolini. Il Presidente della Camera Boldrini e l’On. Fiano solleciteranno il Ministro degli Interni a spiccare un mandato di cattura internazionale per la discendente di quello che rimane – nonostante loro o malgrado loro – il Duce o faranno un apposito, quanto urgente, Decreto Legge per sciogliere l’Ordine dell’Aquila Romana, patrimonio storico-araldico della famiglia Mussolini, fondato durante la Repubblica Sociale Italiana?
Intanto, milioni di Italiani sono costretti a vivere in condizioni di povertà abbandonati dallo Stato, con una disoccupazione oramai strutturale che genera suicidi a catena e con centinaia di pensionati che frugano nei cassonetti. In questo scenario sepolcrale si continua, comunque, ad importare immigrati nullatenenti e nullafacenti dall’Africa per favorire gli esperimenti razziali della sinistra internazionalista… Attenti ai fascisti!

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