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Salvini: "Lontano dal 2 giugno Non c'è da festeggiare"

(G.p)Circa 300 sindaci e 3000 amministratori eletti nelle file della Lega Nord per l'indipendenza della Padania hanno aderito all'appello lanciato dal leader Matteo Salvini affinché si tenessero lontani da qualsiasi celebrazione del 2 giugno, festa della Repubblica. 
Anche diversi sindaci dei comuni colpiti dal terremoto non hanno partecipato ad alcuna iniziativa del 2 giugno compresa la sfilata romana perché non disponibili a marciare con chi li ha dimenticati al loro triste destino, come ci racconta il collega Luca Romano ,con un interessante articolo,pubblicato su Il Giornale che riportiamo per intero.




Bravi e coraggiosi loro, vergognosi i 'giornalisti' di radio e tivù che li hanno ignorati per celebrare la sfilata dell'ipocrisia e dell'immigrazione". Così, sul suo profilo Facebook, il leader della Lega Nord Matteo Salvini nel giorno della Festa della Repubblica. Già ieri il leader della Lega aveva spiegato la sua decisione di non partecipare ai festeggiamenti per il 2 giugno: "Sarò a Marliana -spiega- a nome di tutti quei sindaci che lottano ogni giorno contro l'invasione di clandestini sulla cui pelle alcuni hanno creato un business schifoso. Così mentre gli ipocriti del Pd marciano per i migranti, altri fanno inutili passerelle e sfilate e viene arrestato l'ennesimo sindaco piddino a Pescia, noi siamo in questo posto simbolico e concreto dalla parte delle persone, per strada, con il mondo reale". A Marliana, piccola frazione dell'omonimo paese dove andrà il segretario domani alle ore 11 in Via della Chiesa, su 55 residenti fissi ci sono 78 immigrati suddivisi tra un albergo riaperto appositamente e la canonica della Chiesa. E al Nord è andata in scena la protesta dei padani. La quasi totalità dei primi cittadini leghisti in carica ha aderito all’appello di Matteo Salvini che mercoledì scorso aveva scritto ai circa 300 sindaci e 3.000 amministratori leghisti perchè si tenessero "lontani da qualsiasi celebrazione. Noi non facciamo le comparse, in questo Paese c’è davvero poco da festeggiare, con i prefetti che stanno riempendo l’Italia di immigrati", aveva detto. La gran parte degli amministratori ha risposto alla chiamata di Salvini.

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