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Hobbit 40. Tisci, un ragazzo del '77, ci spiega cos'erano i campi Hobbit


Io non ho fatto campo Hobbit, nel 1977 nascevo...a luglio del 77 compivo cinque mesi e stavo al mare a Capri con la mia famiglia come le foto d'epoca potrebbero dimostrare, quindi, non mi ergo a supertestimone dell'epoca che non conosco. Un po' l'ho studiata, un po' l'ho vissuta di racconti essendomi immerso nel mondo post rautiano ed essendo uno di quelli che ha messo su Campo Base con una continuità ideale con i campi Hobbit. 
La percezione che ho io e che sicuramente questi campi, come buona parte del mondo giovanile, si sforzava di essere figlio del suo tempo (del resto è impossibile non essere figli del proprio tempo: se oggi rinascesse Mussolini non metterebbe la camicia nera né rievocherebbe la vittoria mutilata o la retorica della Prima Guerra Mondiale ma parlerebbe di altro, ogni idea si plasma anche nelle contaminazioni dell'attualità e ogni epoca plasma tutte le idee che in quel tempo operano) ma io non credo che fu un raduno degerarchizzato e quasi da figli dei fiori. Io sono vissuto in un'epoca successiva, eppure ancora c'erano le "comunità militanti" con tanto di "capi comunità", con riunioni dei "capi comunità" e dialoghi fra comunità che avevano storie diverse etc...ho difficoltà a credere che nel 1977 tutto ciò non esistesse e che in questa degerarchizzazione raccontata da chi confonde campo Hobbit con il raduno dei figli dei fiori, ci fosse un principio secondo cui un leader carismatico di una realtà militante fosse identico all'ultimo arrivato, sono portato a non crederlo e spero non sia stato così. Io a campo Hobbit non c'ero ma a Campo Base vent'anni dopo la gerarchizzazione c'era anche perché è insito nella mentalità. 
C'era la volontà di costruire un'immaginario alternativo al fascismo? Probabilmente c'era la volontà di superare il folklore del fascismo e di attualizzarne il pensiero. Anche questa volontà di cancellare il fascismo io non l'ho mai trovata da nessuna parte e, comunque, se fu scelto il simbolo nuovo della Croce Celtica che era un simbolo solare, indoeruopeo etc...e non un mazzolin di fiori, un motivo ci sarà. 
Insomma, mettiamola così, al di là delle costruzioni postume...se qualcuno avesse chiesto a chiunque dei partecipanti di campo Hobbit: sei fascista? Tutti avrebbero risposto si e nessuno avrebbe detto di essere antifascista. 
Forse mi sbaglio, io non c'ero...però quella celtica umana non mi sembra una cosa da raduno dei figli dei fiori.

Antonio Tisci

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