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Foggia,smantellato un traffico di rifiuti Tra gli arrestati il segretario provinciale di Noi con Salvini


(G.p)Nella mattinata di martedì 6 giugno uomini della guardia di finanza e della polizia di stato hanno dato vita, in provincia di Foggia,  ad una vasta operazione contro un'associazione dedita al traffico illegale di rifiuti, alla corruzione ed al falso.
Sono state eseguite ben 19 misure cautelare. Ai domiciliari sono finiti anche 3 esponenti politici locali tra cui spicca il nome di Primiano Calvo segretario provinciale di Noi con Salvini, costola centro meridionale della Lega Nord, come ci racconta il Corriere del Mezzogiorno, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero.

Una vasta operazione della polizia e della guardia di finanza contro un’associazione dedita al traffico illegale di rifiuti, alla corruzione ed al falso è stata condotta all’alba in provincia di Foggia. I poliziotti del commissariato di Manfredonia, con la collaborazione degli agenti della squadra mobile di Foggia e del Servizio centrale operativo, ed i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Bari stanno eseguendo, infatti, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 persone e un sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 9 milioni di euro, emesso dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

Il funzionario Arpa
C’è un funzionario dell’Arpa Puglia, Domenico Gramegna, dirigente dell’Unità Operativa Complessa Acqua e Suolo, tra le persone arrestate nell’ambito di un’indagine su un presunto traffico illecito di rifiuti dalla Campania nel Foggiano che ha portato all’emissione, nei confronti di 19 persone, di una misura cautelare da parte della Dda di Bari. Il funzionario, al quale sono stati concessi gli arresti domiciliari, risponde di falso e due episodi di corruzione, entrambi risalenti al 2014, uno relativo ad una ispezione eseguita nell’azienda di compostaggio Lufa Service di San Severo (Foggia), l’altro riguardante la bonifica di un terreno nell’area dell’ex Fibronit di Bari. Nel primo caso avrebbe ottenuto una tangente di cinquemila euro, nel secondo l’assunzione del figlio. L’indagine di polizia, guardia di finanza e Corpo forestale dello Stato, coordinata dai pm della Dda di Bari Giuseppe Gatti, Lidia Giorgio e Renato Nitti, vede coinvolti in totale 46 indagati (42 persone fisiche e 4 società).

Una montagna di rifiuti
Nell’inchiesta su un presunto traffico illegale di rifiuti dalla Campania al Foggiano, che ha portato oggi ad una serie di arresti, la Dda di Bari ha documentato fra il 2010 e il 2014 lo sversamento illecito di oltre 100.000 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, tra fanghi di depurazione, scarti di lavorazione di alimenti e animali macellati, oltre a plastica e pneumatici. Attraverso intercettazioni, appostamenti e video, è stato accertato che i rifiuti, provenienti dalle province di Napoli e Caserta, venivano trasportati dagli automezzi della società Pulitem di Casalnuovo di Napoli presso la Lufa Service di San Severo. Quelli che apparentemente dovevano essere trasformati dopo un processo di compostaggio in fertilizzanti per agricoltura, in realtà erano rifiuti che venivano sversati illecitamente in terreni utilizzati di fatto come discariche.

Il denaro sequestrato
L’indagine ha portato all’arresto di 14 persone, cinque in carcere (imprenditori e dipendenti delle aziende coinvolte) e nove ai domiciliari, tra i quali un funzionario Arpa, nonché due obblighi di dimora, due divieti di dimora e una interdizione. La misura interdittiva della durata di 12 mesi riguarda Gaetano Nuovo, amministratore della Allkema Service Srl di Modugno (Bari) che effettuò nel 2014 la bonifica di un terreno adiacente all’ex fabbrica Fibronit. Il gip del tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare, ha anche disposto il sequestro di beni per 9,3 milioni di euro tra conti correnti, quote societarie, la sede dell’azienda di compostaggio e 70 ettari di terreno, nel Foggiano, a Manfredonia, San Severo, Zapponeta e San Paolo Civitate.

I politici
Tre politici di San Severo (Foggia) e Barletta avrebbero fatto da intermediari fra la società di compostaggio Lufa Service e un funzionario dell’Arpa Puglia, convincendoli a farsi corrompere con cinquemila euro per non evidenziare le irregolarità dell’impianto. Tutti e tre sono finiti oggi agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Bari su un presunto traffico illecito di rifiuti dalla Campania nel Foggiano. I tre sono il coordinatore provinciale di Foggia di “Noi con Salvini”, Primiano Calvo, di San Severo, il vice coordinatore regionale di “Idea Popolo e Libertà”, Antonio Comitangelo, e Paolo Antonio Del Prete, componente del coordinamento provinciale Bat dello stesso Movimento.

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