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Palme bruciate, Salvini: "No alla violenza ma lasciate Milano ai milanesi"


(G.p) È come se decidessimo che Mc Donald's addobba Piazza San Marco e la riempie di patatine fritte ovunque, o il Colosseo". Insomma, afferma Matteo Salvini dai microfoni di RTL 102.5 per 'Non Stop News', "va bene che 'business is business' però Starbucks faccia il caffè, male, mi sembra, ma lasci che la cura della città spetti ai milanesi".
Il fuoco, precisa il leader leghista, si usa esclusivamente per le grigliate d'estate in spiaggia. Io, come tanti altri milanesi, ho detto che la palma, il banano o le canne di bambù cinesi in Piazza Duomo non c'azzeccano nulla per dire alla Di Pietro.
Da cittadino milanese, Matteo Salvini contesta culturalmente la decisione di inserire in Piazza del Duomo banani e palme, augurandosi che, in tempi rapidi, possa essere rimesso qualcosa di più normale.
 Quelli che passano alla violenza, sia contro la palma che, soprattutto, contro un essere umano - chiarisce Salvini - sono interdetti, allo stesso livello di chi ce le ha messe le palme".
A Milano, al di là delle palme su cui uno sorride, per carità di Dio, io amo gli alberi, ci sono problemi più gravi", sottolinea il segretario federale della Lega, citando il caso delle "due ragazze che hanno preso il treno a Milano settimana scorsa, una di quindici e una di diciannove anni, e sono state molestate, aggredite e derubate". "
Io - rivendica il leader leghista,  domani faccio una conferenza stampa in Darsena a Milano per la riapertura dei Navigli perchè quello, sì, è un progetto bello, studiato, strutturato. L'acqua fa parte della storia di Milano, il trasporto fluviale".

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