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Mafia Capitale, archiviazione per Alemanno e altri 112 indagati


(G.p)La Procura della Repubblica di Roma aveva chiesto l'archiviazione di 116 posizioni nell'ambito della inchiesta Mafia Capitale ed oggi il giudice per le indagini preliminari Flavia Costantini ha accolto l'istanza per tutti inclusi l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno ed il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti.
Sono ben 113 le archiviazioni recepite. In molte delle posizioni il giudice per le indagini preliminari motiva il procedimento di archiviazione scrivendo di elementi inidonei a sostenere l'accusa in giudizio.
L'ex sindaco Gianni Alemanno, a giudizio per corruzione e finanziamento illecito, è stato scagionato dall'accusa di associazione di stampo mafioso insieme all'ex amministratore delegato di Eur S.p.A, Riccardo Mancini, e agli avvocati Michelangelo Curti, Domenico Leto e Pierpaolo Dell'Anno. Archiviata inoltre anche la posizione riguardante del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che era indagato per corruzione e turbativa d'asta, e del suo ex braccio destro Maurizio Venafro.
Il presunto boss della cupola mafiosa, Massimo Carminati, già sotto processo nell'aula bunker di Rebibbia, è stato scagionato dalla contestazione di associazione per delinquere finalizzata a rapine e riciclaggio. La stessa cosa vale per Ernesto Diotallevi e Giovanni De Carlo, che erano sospettati di essere a Roma i referenti di 'Cosa Nostra'.
A denunciare, per primo, in tempo reale, che eravamo di fronte ad una bolla mediatica costruita ad arte sull'inchiesta mondo di mezzo è stato il blogger Ugo Maria Tassinari, fondatore di fascinazione.info, massimo esperto di vecchie e nuove destre nel corso di una intervista rilasciata alla collega Annalisa Terranova e pubblicata da Il Secolo d'Italia, organo della fondazione Alleanza Nazionale il 4 dicembre 2014


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