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Vasto: Forza Nuova dice no al nuovo centro d'accoglienza



In questi giorni, a Vasto, comune della provincia di Chieti, in contrada Lebba sono iniziati i lavori in un casolare abbandonato. La struttura, in passato, era adibita a casa di recupero per tossicodipendenti e successivamente a struttura per persone disabili, ora diventerà un centro di accoglienza per una cinquantina di profughi.
A protestare contro il centro d'accoglienza sono i cittadini della piccola contrada, una quindicina di famiglie pronti a dare battaglia coadiuvate dai militanti della locale sezione di Forza Nuova che si è schierata, senza se e senza ma, al fianco degli abitanti della contrada.
Davide Tellone, responsabile cittadino del partito guidato da Roberto Fiore, in una nota, diffusa alla stampa, esprime tutto il suo sdegno per questa nuova ondata di immigrati in città precisando: ci troviamo di fronte al solito business dell'accoglienza che ormai conosciamo bene, l'equazione e' sempre la stessa cooperative più finti profughi uguale soldi, tanti soldi. 
I cittadini della contrada di Lebba, continua Tellone, sono già messi a dura prova dalla mancanza di infrastrutture pubbliche, infatti manca l'illuminazione pubblica e le strade sono ridotte a tratturi per bestiame. Nei prossimi mesi i residenti si troveranno anche ad essere invasi da una cinquantina di clandestini, che aumenteranno la tensione già critica della contrada.
Ad oggi nella città di Vasto non è ancora chiaro il numero preciso di profughi. Ogni giorno stazionando e mendicando di fronte agli esercizi commerciali creano disagio ai cittadini, senza che le autorità competenti e l'amministrazione comunale si siano adoperati per porre rimedio a questa insopportabile situazione. Con l'arrivo di altri clandestini non si prevede certo un miglioramento della situazione ma solo un peggioramento, che come sta accadendo in molte città italiane, porta ad un'incremento della criminalità.
Forza Nuova farà di tutto per impedire che Vasto diventi una città-bivacco, saremo in prima linea per difendere i cittadini italiani che sono stufi di dover subire, ormai quotidianamente, soprusi da parte prima delle istituzioni che impongono l'accoglienza e successivamente dagli stessi immigrati che trattano il nostro Paese come un parco giochi dove tutto è permesso.

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