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No al bando del Ndp: non c'è rischio che prenda il potere

La Corte suprema tedesca ha respinto la domanda del Bundesrat (Senato federale), presentata più di tre anni fa, per mettere al bando il maggior partito dell'estrema destra tedesca, il NPD, il partito nazional-democratico tedesco (nella foto a sinistra tratta da Der Spiegel, una manifestazione), per mancanza di un reale pericolo di conquista del potere. Un principio giuridico interessante. Secondo il presidente della corte Andreas Vosskuhle il partito "persegue effettivamente obiettivi contrari alla costituzione ma al momento mancano indizi di peso, che lascino sembrare possibile che la sua azione possa avere successo". A favorire la determinazione negativa della Corte l'esito delle elezioni regionali dello scorso settembre che hanno visto il partito perdere l'ultimo consigliere eletto in un Land, nel Macleburgo-Pomerania inferiore. Ora il NDP è rappresentato soltanto nei Comuni e ha eletto un europarlamentare (qui non vige lo sbarramento del 5% che taglia le formazioni minori dal Bundestag).  E' il secondo tentativo fallito di far bandire il partito dalla corte costituzionale dopo quello promosso dal avviato dal governo e dalle camere parlamentari e rigettato nel 2003. 

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