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CasaPound: “Ora rapidamente al voto e in Parlamento”

(G.p) Chi vota No al referendum costituzionale del 4 dicembre vota come Casa Pound. Durante questa estenuante e per nulla appassionante campagna referendaria molte volte il ministro Maria Elena Boschi e l'allora premier Matteo Renzi avevano utilizzato proprio Casa Pound come male assoluto, da utilizzare per convincere i moderati a votare si. Ma cosi non è stato. Gli italiani hanno votato come Casa Pound ed hanno democraticamente e liberamente deciso per il no.
Casa Pound come le altre variegate forze che hanno sostenuto le ragioni del no al referendum costituzionale di domenica scorsa festeggia la vittoria e chiede a gran voce il ritorno, in tempi rapidi, al voto, bocciando ogni ipotesi di governo tecnico o tecnico politico, annunciando come obiettivo il giungere in Parlamento senza stringere alleanza con chi che sia, come ci racconta un interessante articolo pubblicato su Il Secolo Trentino che riportiamo per intero.




“Gli italiani hanno deciso per il ‘no’ e per mandare a casa Renzi, ora non resta che andare al voto”. Così CasaPound Italia dopo la schiacciante vittoria del no al referendum sulla riforma costituzionale.
“Quello che ci insegna il risultato del referendum – sottolinea Cpi – è che con gli italiani bisogna fare i conti, presto o tardi, e che chi pensa di poterli strumentalizzare o manipolare, media compresi, si sbaglia e si troverà un giorno a pagare il suo errore con lacrime amare. Proprio come è successo a Renzi”.
“Non ci si illuda, dunque, che un governo tecnico o ‘tecnico-politico’ o un inciucio vecchio stile sarà perdonato alle urne. Per rispettare la volontà degli italiani – conclude CasaPound – ora c’è un’unica cosa da fare, andare rapidamente al voto e restituire loro quella sovranità che troppi governi ‘abusivi’ gli hanno scippato”.
Simone di Stefano, leader di CasaPound, ha aggiunto: “Siamo tutti felici che sia caduto il Governo, ma questo non vuol dire automaticamente essersi liberati del male che opprime la nostra amata Italia”.
Di Stefano ha ben chiaro gli obiettivi del movimento: ovvero arrivare in Parlamento “Da soli. Senza alleanze. Perché non vogliamo essere alleati di chi non ha il coraggio neanche di nominarci. CasaPound non può allearsi con i tiepidi e con i pavidi, perché noi vogliamo per l’Italia un cambio di rotta radicale e profondo”.

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