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Berlino, Alemanno: “Minniti espone agenti a ritorsioni. Si dimetta”


(G.p) L'atteggiamento del Ministro degli Interni Marco Minniti che, nel corso di una conferenza stampa, ha svelato i nomi degli agenti della Polizia di Stato coinvolti nella sparatoria, non poteva non essere oggetto di infinite polemiche politiche. Polemiche furiose da parte degli esponenti dell'opposizione al governo Gentiloni, anche in relazione al fatto che si è messa a rischio l'incolumità degli uomini in divisa e sono davvero in tanti a chiedere le dimissioni del ministro Minniti, tra cui anche l'ex sindaco di Roma ora esponente di primo piano di Azione Nazionale Gianni Alemanno.
Minniti si dimetta. E’ veramente una vergogna l’incompetenza e la mancanza di professionalità di un ministro degli Interni che in conferenza stampa svela i nomi e i volti degli agenti di polizia che hanno ucciso l’attentatore di Berlino, espone queste persone a una sicura ritorsione da parte del terrorismo islamico”. Questo è il testo, di una nota ufficiale, con la quale, l'ex sindaco di Roma e leader della destra sociale in An prima nel Pdl poi, Gianni Alemanno ha commentato la decisione del ministro degli Interni di rendere noti i nomi dei due agenti della Polizia di Stato che questa notte, prima hanno fermato e poi ucciso Anis Amri a Milano, il terrorista reduce dai fatti di Berlino che era riparato, al momento, in Italia.
“Visto di fronte a tutto questo, l’unica risposta puo’ essere la richiesta di immediate dimissioni da parte di Marco Minniti che invece di tutelare gli agenti di polizia li espone ai rischi piu’ gravi per mera strumentalizzazione politica”.

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