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Terni, famiglia aggredita sotto casa la denuncia di CasaPound: «Sono stati tre richiedenti asilo»


(G.p)Il giorno successivo alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la città di Terni balza agli onori della cronaca per una insensata e smisurata violenza perpetrata da 3 richiedenti asilo contro una donna, madre di 6 figli, la cui unica colpa è stata quella di opporsi ad un loro tentativo di intrusione nella abitazione, come ci racconta un interessante articolo de Il Messaggero edizione di Terni che riportiamo fedelmente, grazie ad una pubblica denuncia arrivata dai militanti ternani di Casa Pound.


Ennesimo episodio di violenza ieri sera nel centro cittadino, dove tre richiedenti asilo hanno prima tentato di forzare l'ingresso di un'abitazione e poi hanno aggredito la famiglia che si stava opponendo alla loro intrusione». La denuncia arriva da CasaPound. «Il tutto - si legge in una nota del movimento di estrema destra - è avvenuto prima di cena, a pochi passi dalla sezione ternana di CasaPound, con una escalation di violenza senza logica che ha costretto il figlio e la moglie a rifugiarsi in un'attività commerciale per sfuggire al linciaggio dei tre effettuato con dei rami che avevano strappato da alcune piante in prossimità della casa».
La donna, occorsa nel tentativo di fermare l'aggressione nei confronti del figlio e del marito, è stata colpita da un pugno all'addome e da colpi di rami ed è stata sottoposta alle cure mediche presso l'Ospedale di Terni, insieme al marito, con ecchimosi e graffi derivanti dai colpi dei rami, mentre il marito ha riportato la frattura di una falange e dello zigomo. I tre sono fuggiti all'arrivo della polizia, ma la loro aggressione è stata ripresa da una telecamera di sicurezza.
Proprio a ridosso della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", Terni balza alla cronaca per una insensata e smisurata violenza perpetrata da tre richiedenti asilo contro una donna, madre di 6 figli. «Per questo motivo - sostiene Piergiorgio Bonomi responsabile del movimento - è giunto il momento di dire basta a questo criminale afflusso di richiedenti asilo in città, città che ha vissuto due settimane fa un episodio di violenza sessuale ai danni di una ragazza diciottenne dentro la stazione ferroviaria ed ha ancora nella memoria la tragedia della morte di David Raggi».

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