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Fratelli d'Italia in piazza per il primo referendum propositivo:poi primarie di coalizione


(G.p)Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, movimento politico uscito pesantemente sconfitto alle ultime amministrative di maggio, in questo fine settimana, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia, ha organizzato banchetti per sottoporre ai cittadini una serie di referendum propositivi su diversi temi, Unione Europea, Euro, immigrazione, lotta all'integralismo islamico. Dai primi dati diffusi dal responsabile organizzativo Lollobrigida già 50 mila italiani hanno partecipato, come ci racconta Salvatore Dama, con un interessante articolo, pubblicato da Libero.

Argomento primarie, non si torna indietro. Neanche all'indomani della convention di Stefano Parisi. Neanche se il delfino di Silvio Berlusconi, che ieri ha illustrato il suo programma di governo, si dice contrario allo strumento della democrazia diretta. Anzi, a maggior ragione, gli altri pretendenti al trono del centro destra dicono viva le primarie.
Raccontano di un patto tra Toti, Salvini e Meloni. I tre hanno concordato sull'esigenza di andare fino in fondo : la nuova leadership del centro destra deve arrivare da gazebo a banchetti. Anche se Berlusconi si oppone, loro tireranno diritto.
E' una questione di metodo, spiegano. Fin quando c'era Silvio, in piena attività, egli occupava tutta la scena e nessuno si è mai posto il problema di verificare la sua leadership sottoponendola al test popolare. Ma se il Cav, per ragioni di salute e di incandidabilità, iniziano i problemi.
Nessuno vuole contestargli il ruolo di kingmaker, cioè che sia lui a proporre la scelta del nuovo leader. Ma quest'ultimo non può permettersi il lusso di governare nel centro destra per grazia ricevuta. Deve avere il sigillo della base. Ecco perché Toti Salvini e Meloni si trovano sulla stessa barricata. Non si sentono peggiori di Parisi, il delfino disegnato. Anzi, sospettano di aver più gradimento dell'ex manager di Chili tv all'interno del perimetro del centro destra. E lo vogliono sfidare. Ma lanciando il guanto a lui, si ribellano anche a Berlusconi. 
Toti e Berlusconi si sono visti a Pontida, mentre Parisi annunciava la nascita del suo movimento ai Navigli. Ciò che unisce il governatore della Liguria a Salvini, Maroni e Zaia è la battaglia contro il no al referendum e le politiche migratorie del governo. Ma anche l'ambizione di contendere la leadership della coalizione spostando l'asse verso destra.
Ha tutto l'interesse a contarsi anche Giorgia Meloni. Non si è sottratta alla sfida di Roma, ottenendo un ottimo risultato personale. E la neo mamma, leader degli ex An, non intende cedere il passo a Parsi facendo un inchino. Giammai. In corrispondenza della due giorni parisiana, Fratelli d'Italia ha organizzato banchetti in cento città italiane sottoponendo ai cittadini una serie di referendum propositivi. E' stato un successo, hanno informato gli organizzatori, in migliaia sono andati a votare. Gli elettori presenti ai banchetti potevano esprimere la propria opinione su diversi temi: Unione Europea ed euro, immigrazione, tasse, riforme, presidenzialismo,referendum costituzionale, lotta all'integralismo islamico.
Sono stati tantissimi gli italiani che hanno votato al referendum propositivo organizzato da Fratelli d'Italia, si leggeva in una nota, diffusa ieri. Si poteva votare fisicamente oppure on line, attraverso il sito del partito.
La Meloni alle prese con la piccola neonata Ginevra ha utilizzato il voto elettronico.  
Sono già 50 mila coloro che hanno votato alle ore 14 secondo la nostra rilevazione dell'affluenza, spiegava in serata il responsabile organizzativo del partito Francesco Lollobrigida. Oggi ha aggiunto, riceveremo i dati da tutta Italia e in serata potremmo fornire i risultati e la cifra assoluta di partecipazione al referendum propositivo.

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