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Ventimiglia, emergenza migranti sul confine: le proposte di Forza Nuova

(G.p)La sezione sanremese del movimento politico guidato da Roberto Fiore, in merito all'emergenza immigrazione in atto al vicino confine italo francese, non solo esprima la sua preoccupazione ma offre alcune proposte come ci spiega, con un interessante articolo, il sito di informazione locale Sanremo News.
Articolo che riportiamo per intero.


Forza Nuova Sanremo, in merito all'emergenza immigrazione in atto al vicino confine Italo Francese, esprime non poca preoccupazione. "La massa di persone in movimento verso lo spazio comunitario, oltre a costituire un’emergenza di carattere umanitario, sanitario e di ordine pubblico, può presentare insidie sul piano della sicurezza".

Si ricorda come le migrazioni verso l’Europa siano mutate, con l’arrivo sempre più consistente di profughi o presunti tali, in fuga , attraverso due rotte principali, quella nordafricana (o del Mediterraneo centrale), che porta alle coste italiane, e quella anatolico balcanica che investe la Grecia e i Paesi dell’Europa centro orientale. Il trasferimento dalle aree di origine a quelle di destinazione costituisce un business rilevante per diversi circuiti illegali dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli jihadisti presenti nelle crisi siriana, irachena, libica, subsahariana e del Corno d’Africa sono un concreto pericolo tra i canali dell’immigrazione. 
Forza Nuova propone: il rafforzamento dei controlli delle nostre frontiere marittime, col necessario coordinamento con gli altri Paesi mediterranei, e l’adozione delle necessarie misure atte ad impedire l’entrata illegale di imbarcazioni nelle nostre acque territoriali ed  il censimento degli stranieri extracomunitari presenti sul nostro territorio e la concessione della residenza esclusivamente a coloro che, per storia, cultura e religione, siano assimilabili nel nostro tessuto sociale, con graduale rimpatrio di tutti gli altri.
 E’, inoltre, inimmaginabile pensare di gestire con successo le politiche sull’immigrazione senza un ruolo attivo dello Stato italiano e dell’Europa nella promozione del progresso sociale, culturale ed economico dei territori più poveri e sottosviluppati, arrestando lo sfruttamento da parte dei potentati finanziari ed industriali nelle aree più deboli del pianeta. In questo modo si riconosce il diritto dei popoli a vivere dignitosamente e liberamente nella propria terra e si incentiva il ritorno di masse di uomini e donne, costrette ad emigrare in Europa e in Italia, nei loro Paesi d’origine".

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