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Roma: disastro a 5 stelle

(G.p)Roma, secondo il collega Roberto Buonasorte, già consigliere regionale del Lazio, eletto nelle file de la Destra di Storace, sarebbe l'inquietante vetrina delle mani in cui potrebbe finire la nostra nazione, per cui alla politica del rancore bisogna tornare a contrapporre l'orgoglio della storia politica della destra italiana, come ci spiega in un suo editoriale, pubblicato sulle colonne virtuali de Il Giornale d'Italia.

Passano giorni e mesi e affiora con sempre più evidenza l'inadeguatezza dei grillini quando approdano nelle istituzioni, a tutti i livelli.
E finché costoro siedono tra i banchi dell'opposizione poco male: strillano, occupano le aule, provocano - usano un linguaggio davvero sgradevole - insultano, fanno demagogia che quasi vien voglia di denunciarli per abuso della credulità popolare.
Sulle bambole gonfiabili e sul silenzio delle donne "di destra" stendiamo un velo pietoso.
Il peggio viene quando costoro sono chiamati a responsabilità di governo.
Certo - obietterà il lettore a prima vista - non è che la politica abbia dato un buono spettacolo di sé negli ultimi tempi; vero; ma se ci consentite non tutta la politica è uguale, sottolineiamo con una punta d'orgoglio guardandoci dietro - tra gioie e dolori - negli ultimi anni.
Il Movimento Sociale, che per mezzo secolo ha rappresentato il partito della legalità; la casa dove accogliere tutti gli italiani usciti vivi da una guerra civile drammatica ed infame; il partito dei discriminati, tanto da aver avuto decine di suoi militanti morti ammazzati durante gli anni di piombo, ecco, quel partito, pulito e coerente, mai si sarebbe sognato di assumere atteggiamenti così squallidi come quello che ogni giorno mostrano i seguaci del miliardario Beppe Grillo.
Va detto - per onore di verità - che non è condivisibile una certa politica di Salvini e dei suoi piccoli alleati che di giorno strillano ma poi di sera sempre ad Arcore vanno a finire...
In questo quadro davvero desolante - pur non condividendone la posizione, soprattutto per la sua collocazione in Europa - il più coerente appare proprio Silvio Berlusconi.
Tornando a Grillo invece, corre l'obbligo di mettere in guardia il cittadino dal vero disastro che ci si propone ogni qual volta i pentastellati vincono una elezione.
Il dramma di Roma è sotto gli occhi di tutti; e non facciamo riferimento solo al tema dei rifiuti - ci sarà tempo per tornare alla normalità - quel che inorridisce è la spregiudicatezza con cui ci si ricicla in quel movimento, la sfrontatezza con cui mogli amanti cugini e parenti occupano assessorati presidenze e poltrone d'ogni genere.
Accade in Parlamento, nelle più grandi città, e ormai anche nei paesi di provincia: non importa se in passato sei stato dirigente di Forza Italia o dell'Italia dei Valori; basta che negli ultimi trentasei mesi ti sei speso a gettar fango su tutti e tutto e il grillino locale ti apre le porte, ti accoglie e magari ti regala pure una poltrona.
Per questo, da tempo, andiamo ripetendo che a destra occorre avere il coraggio di mettere in campo un'offerta politica che sappia nuovamente esercitare un fascino verso quei milioni di italiani che un tempo si affidavano a noi.
Chi ha una storia gloriosa fatta di dolore e sacrificio, ma anche di grandi soddisfazioni e responsabilità di governo, non può arrendersi a questo spettacolo da circo offerto da Grillo e dai suoi figuranti.
Intanto occorre mobilitarsi per far trionfare il NO al referendum di ottobre e mandare in soffitta l'esperienza del bullo fiorentino poi, se davvero si vuol costruire qualcosa di grande per il futuro, occorre togliere ogni rancore e mettere insieme tutte quelle forze sane e pulite che non intendono partecipare al vecchio patto di Arcore a trazione berlusconiana e neppure al ridicolo asse lepenista formato mignon.
È invece tempo di dare rappresentanza a tanti italiani senza scendere a patti, consapevoli che è la strada più lunga ma forse proprio quella con maggiore possibilità di successo.
D'altra parte anche Le Pen in Francia è arrivata al quaranta per cento, ma mica si è mai alleata con Chirac o Sarkozy...
Altrimenti vince Grillo, con tutti i disastri già combinati in pochi mesi dall'ultimo successo elettorale.

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