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Adriano Tilgher(Fronte Nazionale) strage di Nizza: sicurezza e terrorismo


(G.p)Riceviamo e volentieri pubblichiamo il punto di vista di Adriano Tilgher, segretario nazionale del Fronte Nazionale, movimento politico nato nel lontano 1997 da una scissione del Movimento Sociale Fiamma Tricolore sulla strage di Nizza.


I fatti di Nizza ripropongono un tema che coinvolge la stabilità emotiva, politica e sociale dei popoli europei. Il falso buonismo, il voler ritenere "l'altro" da aiutare solo lo straniero e non mai i nostri in difficoltà, il considerare un morto durante una rissa, sorta da insulti verbali, degno di funerali di stato, solo perchè di colore, come nel caso di Fermo, mentre i 9 italiani assassinati a Dacca non sono stati degni di un tale onore, sono alcune delle ragioni per cui ci sentiamo insicuri ed indifesi.
Bisogna piantarla con la condiscendenza e tornare ad essere orgogliosi della nostra identità e della nostra storia, a rivendicarla e difenderla, ma per fare questo bisogna che tutto il popolo si assuma le proprie responsabilità e dia il proprio contributo per recuperare la sicurezza di cui sentiamo giustamente bisogno. Non basta pensare a delegare alle forze dell'ordine, bisogna in prima persona aiutare e sentirsi interni a questo sottile conflitto.

Occorre correre ai ripari prima che sia troppo tardi.
E allora rispediamo a casa loro tutti coloro che non siano radicati nella nostra struttura sociale e nazionale,senza discriminazioni nè di razza, nè di religione, e interrompiamo questo orribile traffico di esseri umani, dietro cui si celano gli enormi interessi delle sedicenti associazioni umanitarie e dei loro ispiratori ; riprendiamo a tutelare la nostra comunità nazionale prima e più di ogni altra cosa; rieduchiamo i nostri giovani al senso civico ed all'autodifesa; ripristiniamo l'obbligo del servizio militare o in alternativa quello civile per preparare i giovani alle proprie responsabilità; insegniamo ai ragazzi nelle scuole, sin dalle elementari, l'amore per la propria comunità e la solidarietà per i propri concittadini.
Dobbiamo capire che sentirci vicini e non fregarsene significa sentirsi più sicuri ed essere pronti a difenderci l'uno con l'altro.
Tutto questo vuol dire liberarsi dalla ideologia liberista e tornare ad essere uomini animati dal senso della comunità e dallo spirito di solidarietà.
Prepariamo i nostri figli ed i nostri nipoti a potersi difendere ed a sentirsi sicuri a casa propria.
Nei momenti difficili occorre impegno e sacrificio.

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