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Simone Di Stefano (Casa Pound): "La vera destra siamo noi"


(G.p) Simone Di Stefano vice presidente nazionale di Casa Pound e candidato alla carica di sindaco di Roma, intervistato dal collega Giuseppe Vatinno sul giornale on line Affari Italiani, in maniera schietta e sincera, tipica di chi non parla il politichese risponde a domande su Casa Pound, la situazione politica romana ed italiana, i rapporti con la Lega Nord guidata dal felpato Matteo Salvini, ed i principali competitors a destra quali Giorgia Meloni e Francesco Storace, precisando che in Italia ,manca una vera destra, con un evidente vuoto politico da colmare. Vuoto che potrebbe essere colmato da Casa Pound.
Intervista che pubblichiamo fedelmente.

Simone Di Stefano cosa è Casa Pound di cui lei è il vicepresidente?


"Casa Pound Italia è un movimento politico che nasce nel 2003 dall’occupazione di un palazzo a Roma in via Napoleone III, di proprietà un Ente statale sciolto nel 1945 che è divenuto poi la nostra sede. Il simbolo è una tartaruga che richiama il concetto di casa e dell’emergenza abitativa.Noi riteniamo che la casa di proprietà e non in affitto a canone agevolato sia un diritto per gli italiani".

Cosa vuole Casa Pound?

"Vogliamo uscire dall’Europa tecnocratica e dall’euro per riacquistare pienamente la nostra sovranità nazionale e vietare l’immigrazione".

Di Stefano che ne pensa della situazione politica nazionale in generale e romana in particolare?

"La situazione romana è del tutto ingestibile tanto che noi andiamo avanti da soli con me come candidato sindaco quella nazionale idem con un centro – destra in totale confusione".

Casa Pound aveva avuto dei contatti politici con la Lega Nord di Matteo Salvini

"Sì.Prima delle europee del 2014 c’era un accordo tra noi e la Lega perché io facessi l’europarlamentare poi poiché questa soluzione non era più praticabile Salvini ci disse di appoggiare Borghezio nel collegio del centro che comprende Roma.Noi lo facemmo e, grazie ai nostri voti fu eletto.Poi il rapporto con Borghezio si incrinò quasi subito perché vedemmo che andava per conto suo; Salvini mise su Roma il senatore Raffaele Volpi con il quale avemmo (ed abbiamo) un ottimo rapporto; con lui organizzammo eventi a supporto della lega, come al teatro Brancaccio".

Salvini venne a trovarvi alla sede di Casa Pound mi pare?

"Sì Volpi ci organizzò un incontro e poi io parlai dal palco alla manifestazione del febbraio del 2015 a Piazza del Popolo a Roma".

Però poi Volpi, causa anche grandi insuccessi elettorali alle amministrative locali, fu sostituito da Salvini con il senatore Gianluca Centinaio…

"E a quel punto interrompemmo i rapporti con loro".

Salvini lo sente ancora?

"L’ho sentito qualche settimana fa; mi ha detto che su Roma c’era molta confusione e non sapeva ancora cosa sarebbe successo e quindi io gli ho detto che saremmo andati da soli".

Secondo lei chi vi ha ostacolato in Lega?

"Non Salvini, ma Maroni per motivi ideologici e Giorgetti per opportunità politica, cioè la deriva centrista della Lega Nord".

Che rapporto ha lei con Giorgia Meloni?

"Io la conosco dagli anni ’90 quando gli aprii fisicamente la porta per farla entrare nella sezione dell’ MSI di Garbatella a Roma. Per molto tempo abbiamo collaborato insieme: dall’attacchinaggio al volantinaggio; poi lei si avvicinò a Berlusconi e divenne Ministro.Ultimamente ha detto che è anti – fascista…"

Beh pure Fini disse qualcosa di simile in Israele

"Sì…E poi non è che gli andò molto bene…"

Che programma ha da candidato sindaco?

"Case agli italiani, chiusura dei campi Rom, vietare totalmente l’immigrazione".

In Austria Hofer, in Francia Le Pen…che rapporti avete con loro?


"Si tratta di movimenti che hanno molte affinità ideologiche con noi; tutti vogliamo uscire dall’Europa e dall’euro e vogliamo ritornare ad una piena sovranità nazionale".

Vedo appeso alla parete il ritratto di Nicola Bombacci, un cosiddetto “fascista di sinistra”.Voi che idea avete del fascismo? Esistette in esso una componente sociale?

"Assolutamente sì.Noi ci riteniamo i continuatori di quella tradizione che si chiama “fascismo di sinistra” attenta alle fasce più deboli della popolazione; le nostre priorità sono tutte sociali: casa, lavoro, pensioni. Noi, se ci dovessimo richiamare alla storia, siamo vicini a figure come Pavolini e non certo Farinacci…"


Secondo lei il fascismo fece solo cose positive?

"Assolutamente no.Ad esempio, le leggi razziali non lo furono.Gli ebrei avevano dato un grande contributo al fascismo in termini di uomini e di ideali".

Che ne pensa dei fischi alle brigate partigiane ebraiche il 25 aprile?


"Ritengo che pur io pensandola all’opposto di entrambi mi sento più vicino agli ebrei che a coloro che li hanno fischiati".

A proposito di fascismo che rapporto ha con Storace?

"Buono.Gli abbiamo proposto di fare una alleanza con lui come vicesindaco".

In politica estera che idee avete?

"Siamo con la Siria, la Russia di Putin; vogliamo che l’Italia intervenga militarmente in Libia e crei un’area di contenimento dei migranti.Berlusconi fu indotto in errore a bombardare la Libia di Gheddafi a causa degli interessi francesi".

Che idea si è fatta sul caso Regeni?

"Basta guardare chi sta facendo ora affari con l’Egitto al posto dell’Italia e cioè la Francia per capire tutto".

Beppe Grillo e di destra o di sinistra?

"Grillo, che è diverso dal Movimento 5 Stelle, è in Europa con Farage che poi non è una vera destra come la intendiamo noi ma è piuttosto asservito agli interessi capitalisti della City londinese…"

E il Berlusconi neo – centrista che sta cercando di rifare la balena bianca con Casini come lo vede?

"E’ appunto il segno che in Italia manca una vera destra e c’è un vuoto politico da riempire".

1 commento:

  1. mi ricordo di quando ciarlavano di ecquidistanza tra i poli e di estremocentroalto!

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