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Comunali di Napoli, il dissolvimento di Fratelli d'Italia: Moretto e Nonno con Lettieri


di Giuseppe Parente

Non sono giorni facili per il deputato Marcello Taglialatela, candidato a sindaco di Napoli per Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale. Infatti, nella giornata di venerdì 29 aprile, in un sol colpo, perde il sostegno, elettoralmente rilevante dei consiglieri Vincenzo Moretto e Marco Nonno,attuale vicepresidente del consiglio comunale.
I due consiglieri, eletti cinque anni fa nelle file del Popolo delle Libertà, con un ottimo numero di preferenze, ( il consigliere Nonno fu il più votato) hanno deciso di sostenere lealmente il candidato sindaco civico Gianni Lettieri, e non Marcello Taglialatela, candidato ufficiale del partito guidato da Giorgia Meloni.
Una scelta di coerenza, ha spiegato lo stesso Lettieri, candidato civico, sostenuto dal premier Berlusconi e da Forza Italia che sfiderà per la seconda volta Luigi De Magistris, in quanto sono sempre stati al mio fianco in tutte le battaglie contro il malgoverno della giunta arancione.
I consiglieri Moretto e Nonno, dimostrano un forte attaccamento al progetto Napoli, al suo risanamento, al suo riscatto, per vincere una battaglia che è soprattutto di civiltà.
Un vero tradimento nei confronti di Giorgia Meloni, con parole chiare e dirette, Marcello Taglialatela definisce il passaggio di Moretto e Nonno nelle fila del "nemico giurato" Gianni Lettieri,
D'altronde, continua Taglialatela, erano mesi che Moretto e Nonno figuravano come consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale. Infatti tutte le loro ultime iniziative si sono svolte senza il simbolo di partito, con il dichiarato intento di sostenere la candidatura di chi aveva clamorosamente perso 5 anni fa.

Il consigliere Marco Nonno, in una nota, diffusa sul proprio profilo facebook ha spiegato i motivi della sua scelta politica di sostenere lealmente il candidato sindaco Gianni Lettieri: 
i miei  avversario si chiamano Luigi De Magistris e la sinistra che a Napoli mal governa da 20 anni. Sono consigliere comunale e questo è l'obbiettivo di chi fa opposizione. 
Non si scalza la sinistra da un potere incancrenito con capricci personali, in virtù dei quali, invece di unire le forze, si disgregano.
La mia è una scelta sofferta ma obbligato, non avendo io, a differenza di altri( Taglialatela ndr) nessun paracadute. Gli unici giudici saranno i cittadini elettori ed a loro dovrò dare conte.
Ora rimbocchiamoci le mani.. Non si è mai vinti finché non ci si dichiara tali e se proprio devo morire, decido io dove, come e quando.





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