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Islam, siamo in guerra»: Magdi Allam giovedì a Trento

Il coordinamento regionale del Trentino Alto Adige di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale ha organizzato per la serata di giovedì 24 marzo, a Trento, con inizio alle ore 20-30 presso la Sala rossa del Palazzo della Regione, la presentazione del nuovo libro di Magdi Cristiano Allam intitolato Islam, siamo in guerra, edito da Il Giornale collana Biblioteca della Libertà.
Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, guidati dalla presidente provinciale  Marika Poletti ha voluto, con forza questa presentazione, per sottolineare alla stampa ed all'opinione pubblica tutta la gravità e pericolosità del momento storico che sta vivendo la nostra Europa ma anche per evidenziare il rischio di sottostimare e sottovalutare, in modo colpevole, il problema legato allo scontro culturale che sta lacerando l'Europa e che è sotto gli occhi di tutti, con i tristi accadimenti di questa mattina a Bruxelles.
Comprendere e informare sulla questione dell'estremismo islamico, non è altro che una presa di coscienza della necessità di capire questo fenomeno, che attraverso lo sfruttamento della disperazione di popolazioni in fuga da quelle guerre, che proprio l'islam più radicale ha voluto, approfitta dei canali umanitari solo ed esclusivamente per avere un accesso all'Europa e contestualmente all'Italia.
Un bieco e vigliacco gesto di guerra, che ha come solo e unico scopo quello di inasprire gli scontri già in atto in quei territori, portando ancora più disperati a scappare, perpetrando così un progetto di destabilizzazione e, per certi versi, invasione delle nostre terre.
Editorialista de Il Giornale e autore di libri di successo sul terrorismo islamico, Allam porta a compimento il suo percorso di critica verso l'islam radicale, responsabile di avere scatenato la Terza guerra e instaurato un clima di terrore e sottomissione.
All'incontro, presentato da Marika Poletti e Alberto Sicari, oltre all'autore, interverrà una rappresentanza del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria OSAPP, che quotidianamente deve gestire la realtà carceraria italiana e trentina, che comprende una quota di reclusi per crimini legati al terrorismo.






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