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Cappi contro il ministro Kyenge, Forconi prosciolto dall'accusa di odio razziale



Il gup del Tribunale di Pescara,Gianluca Sarandrea, ha disposto il non luogo a procedere nei confronti del segretario regionale di Forza Nuova Marco Forconi, con riferimento ai cartelli di protesta affissi fuori la Provincia di Pescara in occasione della visita nel capoluogo adriatico dell'allora ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge.

"Il giudice ha riconosciuto la inapplicabilità della legge Mancino che punisce la discriminazione razziale", dice l'avvocato Maurizio Dionisio che ha difeso Forconi, che spiega che "si erano costituiti parte civile ben due ministeri, quello degli Interni e quello dell'Integrazione, attraverso l'Avvocatura dello Stato, chiedendo un indennizzo risarcitorio" e che la decisione del gup "crea senz'altro un precedente".

"Continua quindi la serie positiva di prosciglimenti, archiviazioni ed assoluzioni ottenute da Forconi in processi promossi su presupposti infondati e frutto di letture partigiane delle norme", afferma il movimento in una nota.

A far scattare l'incriminazione, in particolare, furono dei cappi che il leader abruzzese di Forza Nuova espose fuori la sede della Provincia e che per il pm erano assimilabili al Ku Klux Klan, l'organizzazione razzista che imperversò negli Stati Uniti nella prima metà del Novecento.

Fonte Abruzzo web

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