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Ad aprile in libreria il romanzo delle sorelle Valerio. Una storia degli anni '70

"Dopo cinque anni di ossessione intervallata da momenti in cui non ne volevamo più sapere dell’opera (che ci sembrava troppo più grande di noi), ieri sera abbiamo salvato per l’ultima volta il documento word e l’abbiamo allegato alla mail per spedirlo". Così Silvia Valerio annuncia, sulle pagine di Ereticamente la pubblicazione di un romanzo scritto a 4 mani con la sorella Anna K. "Abbiamo ricacciato indietro i rigurgiti di perfezionismo residui, che ci volevano far rileggere ancora certe pagine, riverificare per l’ennesima volta le battute in veneto, le coincidenze storiche, i dettagli ambientali, i proverbi, i movimenti, i colori, le stagioni, i tessuti. Poi io ho telefonato a Curzio Vivarelli per la copertina: niente acqua, niente freddo, qualcosa di bello e profondo. Gli ho dato alcuni spunti: una tragedia di moltitudine e solitudine; un tempo immobile; costanti tentativi di ribellione, rabberciati da una fantasia che sopperisce agli scacchi della sorte; una volontà in guerra contro tutto, continuamente messa alla prova. Una fortuna dalle ragioni molto misteriose".
"È la storia di uomini che, all’epoca dei fatti, avevano più o meno l’età mia, per cui bisognerebbe chiamarli giovani, e sono stati invece catturati da una sorte che li ha fatti diventare saggi molto presto. Ci sono il bene e il male e tutti i problemi che dà l’intenzione di definirli. Troppi gridano alla verità come se ce l’avessero parcheggiata sotto casa, ma il giudizio è un’arte, e come tale andrebbe lasciato a pochi ispirati con l’attitudine al chiaroscuro – altrimenti diventa capriccio, sfogo o, peggio, come sappiamo, vendetta. Quello che si propone questo romanzo è di non fare altro che il lavoro di un buon fotografo, che trova la luce giusta per far vedere qualcosa. Abbiamo messo qualche faro, cercato la direzione migliore. Abbiamo sviluppato. Eliminato un bel po’ di scatti che non ci sembravano venuti bene. Poi, il resto lo farà l’osservatore".
Ad aiutare l'osservatore sulla materia calda dell'opera, "Non ci sono innocenti", Collana Il Cavallo Alato, Edizioni di Ar, aiuta la foto che accompagna il post. Questa.

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