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Dieci ultras bergamaschi arrestati per l'assalto al bus interista

Sale a quota dieci il numero degli ultras dell'Atalanta arrestati sabato sera per i violenti scontri con i tifosi dell'Inter e con le forze dell'ordine, in centro a Bergamo, al termine di Atalanta-Inter. Si tratta di nove bergamaschi e un tedesco, tifoso dell'Eintracht Frankfurt (squadra gemellata con l'Atalanta): dei bergamaschi, due avevano già il daspo, il provvedimento che vieta loro di avvicinarsi allo stadio. Ora sono tutti in carcere e devono rispondere delle accuse di lesioni, violenza, resistenza e danneggiamento. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, una quarantina di ultras dell'Atalanta, dopo il match, durante le fasi di scorta della tifoseria ospite nel parcheggio di interscambio, hanno assaltato un pullman di tifosi dell'Inter tra via Angelo Mai e via Taramelli. I violenti, con volto travisato e armati di spranghe, bombe carta e petardi, hanno tentato l'assalto lanciando sassi e oggetti contundenti contro il mezzo dei tifosi ospiti, ma sono stati respinti dalle forze dell'ordine.
Lunedì dovrebbero già essere interrogati. Confermato in 7 il numero di operatori delle forze dell'ordine, tra agenti di polizia e carabinieri, feriti lievemente. "E' far male a Bergamo, è ferire l'Atalanta. Le gioie sportive non possono essere macchiate da episodi come quelli accaduti ieri (sabato, ndr) pomeriggio, dopo la partita contro l'Inter". Con una nota, sul sito del club nerazzurro, il presidente Antonio Percassi prende nettamente le distanze dagli ultras che hanno tentato di assalire i pullman dei tifosi avversari, scontrandosi con la polizia

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