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Seconda incursione in due mesi all'Istituto pedagogico della Resistenza a Milano

Una nuova incursione nell'Istituto pedagogico della Resistenza di Milano che, dopo la devastazione del 23 settembre scorso, ha subito nella notte tra il 29 e il 30 novembre un ulteriore gravissimo danneggiamento. Secondo l'Anpi non si tratterebbe di un atto vandalico, ma di un episodio da ricondurre all'estremismo di destra, ricordando come in città si sia svolto proprio nei giorni scorsi il raduno nazi degli Hammerskin.
"Alcune persone - si legge in un cominicato di Roberto Cenati, il presidente dell' Anpi provinciale di Milano - si sono introdotte all'interno della struttura, forzando la serratura della porta d'ingresso. L'intero archivio informatico dell'Istituto è andato perduto e gravi danni sono stati arrecati alla biblioteca. Questo atto provocatorio che ha preso di mira un luogo ricco di documenti significativi della Resistenza e dell'antifascismo nazionale e milanese, si richiama, per le
sue caratteristiche alla matrice eversiva della estrema destra.
"Anche questa volta - ha aggiunto - la devastazione è avvenuta quasi contemporaneamente a un raduno neofascista svoltosi a Milano. Mentre ci appelliamo alle autorità pubbliche perché sia fatto tutto il possibile per individuare gli autori di questa gravissima provocazione - conclude - esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza all'Istituto pedagogico della Resistenza".
Fonte: la Repubblica

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