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Bologna, gli antagonisti contestano Salvini, i leghisti Berlusconi. Match pari a Bologna


(G.p) Due giovani antagonisti fermati un funzionario della polizia ferito, numerose cariche e scontri tra polizia e manifestanti. Ore di tensione. La "rossa" Bologna blindata oggi per l'arrivo di Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni in città. Centinaia di antagonisti hanno marciato in più cortei, che hanno avuto il loro epilogo in tafferugli, specialmente sul ponte di via Stalingrado, bloccato fin dalla mattina e a porta San Donato.
Qualche riflessione politica sulla manifestazione leghista e lo scontro in atto nel centrodestra la trovate nel blog personale del fondatore di Fascinazione:
Salvini ci vuole credere e lancia il sasso (dai microfoni dell’Annunziata) ma l’unità del centrodestra a partire dalla definizione del programma e non dalla scelta del leader non funziona. In piazza a Bologna c’erano solo i suoi supporter: con le casse vuote e il partito allo sbando Berlusconi non può più contare su truppe cammellate per gli showdown. E si è sentito con chiarezza: un’insofferenza montante che si è ben presto trasformata in esplicita ostilità. 
Leggi tutto a : http://ugomariatassinari.it/la-piazza-leghista-chiama-allo-strappo-ma-salvini-punta-sullunita-del-centrodestra.html#sthash.bMe9XCIE.dpuf
Repubblica on line ci racconta questa difficile domenica mattina vissuta in quel di Bologna, dove erano in corso la manifestazione Liberiamoci e ripartiamo organizzata dalla Lega Nord per l'indipendenza della Padania e ben 4 cortei anti razzisti ed anti leghisti organizzati dai giovani dei centri sociali e dei collettivi antagonisti. 
Un bilancio modesto tra agenti feriti e antagonisti fermati
Centinaia di poliziotti e carabinieri schierati a difesa della "zona rossa", Piazza Maggiore, oggi invasa dalla Lega Nord. Presidio in via Stalingrado, cariche delle forze dell'ordine, due attivisti fermat, un agente rimasto a terra. Gli elicotteri sorvolano la zona. Il leader del Carroccio: "Non chiediamo il permesso alle zecche"
Due attivisti fermati, feriti da una parte e dall'altra (tra cui un funzionario della polizia rimasto a terra), e scontri tra forze dell'ordine e manifestanti. Bologna blindata oggi per l'arrivo di Matteo Salvini in città. Centinaia di antagonisti hanno marciato in diversi cortei, che hanno avuto il loro epilogo in tafferugli, specialmente sul ponte di via Stalingrado, bloccato fin dalla mattina, a porta San Donato e in via Zamboni, storica strada universitaria. Dalle prime ore di questa domenica nera, i centri sociali hanno scandito slogan contro Salvini e il Carroccio e sventolato bandiere rosse. Uno striscione recitava: "Salvini alle zecche stai attento, a Bologna ancora fischia il vento".
Due attivisti in questura: petardi e fumogeni. Attorno a mezzogiorno sono partite le prime cariche in via Stalingrado, quando uno dei cortei contro la Lega ha tentato di forzare il blocco prima dei viali di circonvallazione, per dirigersi verso la "zona rossa". Qui si sono riuniti i collettivi Crash, Cua e Cas, insieme a rappresentanti degli insegnanti della scuola pubblica e ad alcune famiglie provenienti dalle occupazioni di case. In piazza XX settembre, invece, a pochi passi dalla stazione ferroviaria, si sono date appuntamento altre realtá della galassia antagonista bolognese, tra cui gli studenti di Hobo. Nel corso dei tafferugli due giovani attivisti dei centri sociali sono stati condotti in questura per accertamenti. Erano in corteo in via Stalingrado, chiuso dalle forze dell’ordine per impedire ai manifestanti l’accesso ai viali di circonvallazione e al centro cittadino. Ci sono state alcune cariche di alleggerimento e sono volate manganellate contro il fronte del corteo che cercava di forzare il blocco. I manifestanti hanno reagito con fumogeni ed alcuni petardi lanciati contro polizia e carabinieri.

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